Salute

Mussomeli, ancora atti vandalici in danno Associazione Culturale Strauss

Carmelo Barba

Mussomeli, ancora atti vandalici in danno Associazione Culturale Strauss

Sab, 06/06/2020 - 11:37

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MUSSOMELI – L’amaro e circostanziato racconto della benemerita associazione culturale Strauss, in ordine ad atti vandalici compiuti a loro danno, pubblicato sul social, a cui sono seguiti tanti commenti di solidarietà, con l’auspicio che simili gesti non abbiano più a ripetersi e che le istituzioni tengano sotto i riflettori tale situazione..

“Così scrive il sodalizio: “L’ospite è sacro si dice, se straniero però no. Premessa: i fatti che raccontiamo in questa amara riflessione sono già stati denunciati presso il Comando locale dei Carabinieri. Non una, non due, ma ben tre volte in tre settimane. E alla terza volta siete riusciti a romperci una finestra con un sasso che solo per miracolo non ha colpito un nostro volontario, seduto poco distante dal vetro a videochiamare la sua famiglia. Mussomeli, checché se ne dica, non sempre si mostra come paesino veramente accogliente e dal cuore grande. E la cosa più triste è vedere che tali situazioni contro gli stranieri, i nostri volontari che tanto si spendono per la comunità, si ripetono ciclicamente, come la molestia ai danni di una nostra volontaria di appena un anno fa.

Cari concittadini, siamo di fronte a problemi educativi gravi che fanno rima con atteggiamento mafioso e da bullo. Come luogo di formazione per giovani e presidio educativo basato sui valori dell’Educazione Non Formale non ci scoraggiano di certo episodi del genere. Lavorare per i giovani, mettendo al primo posto proprio coloro che magari per un motivo o per un altro hanno avuto la sfortuna di non ricevere un’educazione appropriata, è infatti parte del nostro DNA. Pensiamo, però, che sia necessario agire a livello di comunità, di certo non come singoli. Urgono una risposta del territorio e un impegno coordinato e concreto delle sue Istituzioni per non lasciare, ancora una volta, che tutto perda di rilevanza poco dopo aver espresso solidarietà”.