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Parlamento, fiducia su smaterializzazione processo: Giustizia videogame, vicino il game-over

Redazione

Parlamento, fiducia su smaterializzazione processo: Giustizia videogame, vicino il game-over

Sab, 25/04/2020 - 17:09

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Per una strana coincidenza la votazione per la conversione del decreto cura Italia è avvenuta lo stesso giorno della commemorazione del genocidio Armeno (probabilmente fonte di disumana ispirazione per Hitler) e alla vigilia della ricorrenza che ha reso libera l’Italia e gli Italiani.

Il Parlamento, ieri, ha dimenticato ma soprattutto non ha onorato la memoria di chi ha regalato la propria vita per la libertà e la democrazia.

Il Governo – è questo crea dolore e sfiducia – che pensavamo avesse al suo interno una componente politica importante che trova la sua genesi nei principi di libertà e garanzia, non ha esitato a porre la fiducia per fare passare una serie di emendamenti, in tema di procedimento e processo penale, che mortificano i valori costituzionali posti a salvaguardia del giusto processo e del diritto di difesa.

La conseguenza della smaterializzazione del processo è la disumanizzazione dello stesso.

La composizione del collegio giudicante da remoto ( i singoli giudici si collegheranno da casa o dal proprio ufficio), la camera di consiglio virtuale, la possibilità ( di fatto la regola) di sentire i testimoni c.d. qualificati (per es. : gli Ufficiali di P.G.) in video collegamento sono regole che umanizzano  il processo penale o lo rendono simile a uno sterile e impersonale videogioco?

L’emozione, il coinvolgimento, le esitazioni nel dire o nello sguardo sono una parte importante nella valutazione della portata probatoria del racconto di un testimone, potranno essere colti dal giudice ( dal collegio in composizione virtuale) attraverso uno schermo?

L’imputato, la persona ristretta, la persona offesa hanno il diritto di guardare negli occhi il giudicante ( e l’indagato di guardare negli occhi il P.M. e/o l’ufficiale di P.G. che lo interrogano) così come il giudice ha il diritto e il dovere di guardare negli occhi la persona soggetta al suo giudizio.

Le violazioni della Carta Costituzionale e della CEDU sono numerose, così per come evidenziato dall’Unione delle Camere Penali. Sono certo che gli Avvocati non mancheranno di eccepirle durante le udienze virtuali (ahimè).

Sogno un Presidente della Repubblica, che a norma dell’art. 74 Cost., rimandi al mittente la legge (Francesco Cossiga lo ha fatto 22 volte) perchè viola la Costituzione.

L’Avvocatura non vuole restare ferma a guardare e far subire al popolo italiano questo scempio, ben consapevole che in gioco c’è la vita e il futuro di donne e uomini (anche minorenni).

Un gioco letale, con vittima predestinata la Giustizia, che non può concludersi, come ogni videogioco,  con un freddo e disumano game-over.

Avvocato Rosario Di Proietto

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