Si è spento questo pomeriggio, all’età di 70 anni, Giuseppe Candura.
Agronomo e impiegato comunale ormai in pensione, Peppe, come affettuosamente lo chiamavano tutti, viveva con la moglie Rosetta e sempre circondato dalla famiglia.
Un’armoniosa routine interrotta bruscamente da una fulminante malattia che ha scoperto a metà gennaio e contro la quale, ormai, non c’era più nulla da tentare.
A tenergli la mano, nelle ultime ore, oltre alla moglie era presente la sua famiglia. I figli Michela ed Epifanio, il genero Cristiano, la nuora Francesca, i 4 nipoti, la sorella Giovanna il cognato Ferdinando e i nipoti Luigi e Duilio.
Chi lo conosceva lo ha ricordato come una persona speciale, affabile, generosa, altruista, sempre disponibile. Una “buona forchetta” e animatore di ogni festa con le sue battute estemporanee.
Un amico al quale, per un amaro scherzo del destino, date le restrizioni imposte da questa mattina, non sarà possibile andare a dare l’ultimo saluto.
La redazione de Il Fatto Nisseno esprime sentite condoglianze alla famiglia.