Salute

A Milena ragazzi della classe seconda A della scuola secondaria di primo grado hanno festeggiato giornata mondiale delle api

Carmelo Barba

A Milena ragazzi della classe seconda A della scuola secondaria di primo grado hanno festeggiato giornata mondiale delle api

Mar, 21/05/2024 - 14:48

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MILENA – I 18 gli alunni della classe seconda A della scuola secondaria di primo grado di Milena, accompagnati dal prof. Celestino Saia (docente di scienze della stessa classe) hanno celebrato la giornata mondiale delle api andando a fare una visita guidata presso un’arnia comprata e adottata dalla stessa classe nel mese di marzo. Gli alunni, sensibili al problema inquinamento e nell’ambito dei contenuti e unità didattiche studiate in scienze ed educazione civica sul rispetto dell’ambiente, hanno voluto dare un segnale forte e chiaro su come contribuire, anche se in maniera modesta e simbolica, alla difesa e salvaguardia del pianeta terra, in un momento in cui cambiamenti climatici, inquinamento dell’aria e utilizzo di fertilizzanti pesticidi stanno creando un’apocalisse ambientale e climatica. Gli alunni entusiasti del progetto hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa: adottando, oltre alla casetta e la colonia delle api, i mielari cerati; naturalmente, sempre sotto la guida di un esperto apicultore. Oltre a queste hanno comprato una tuta completa di apicultore per avere la possibilità di osservare le api, nel loro lavoro instancabile, da vicino. I ragazzi, oltre a dare un contributo al benessere del pianeta, a settembre potranno gustare il miele che le api hanno prodotto e che potranno, sotto la guida di un apicultore vedere come si smilina e poi dividerlo tra loro; quindi un utile associato al dilettevole. “E’ stata un’esperienza bellissima” ha detto il Prof. Saia che bisogna divulgare e continuare nel tempo in quanto le api rappresentano una risorsa ecologica indispensabile per l’intero pianeta: “se un giorno le api dovessero estinguersi, all’uomo resterebbero solo quattro anni di vita (Albert Einstein)” in quanto verrebbe a mancare l’impollinazione e quindi le piante che rappresentano la base della catena alimentare.