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Retribuzione di risultato per il personale dell’Asp 2 di Caltanissetta, monta la protesta. Cisl Fp: “Si rispettino le regole”

Redazione

Retribuzione di risultato per il personale dell’Asp 2 di Caltanissetta, monta la protesta. Cisl Fp: “Si rispettino le regole”

Dom, 24/11/2019 - 09:35

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Dura lettera del sindacato al direttore generale, in questa fase appaiono bloccate le procedure per la liquidazione delle somme per gli anni 2017 e 2018

CALTANISSETTA – Retribuzione di risultato per il personale dell’Asp 2 di Caltanissetta, monta la protesta.

Se dopo la diffida da parte della Cisl Fp nei giorni scorsi, l’Azienda ha infatti avviato la procedura di valutazione finalizzata all’erogazione della performance per gli anni 2015 e 2016, non si ha però notizia di identici provvedimenti per gli anni successivi.

“Non si comprende cosa blocchi questa procedura – scrivono in una nota indirizzata alla direzione generale il segretario generale della Cisl Fp, Floriana Russo Introito, il segretario territoriale di Caltanissetta Assunta Tolentino, il segretario Territoriale di Enna Giovanni Luca Vancheri e il Rsa della Cisl Fp dell’Asp 2 Giuseppe Pernacchi -. Al sindacato non interessa minimamente addebitare responsabilità o imputare colpe, anche perché si ha consapevolezza dei vari processi e avvicendamenti del management aziendale, ma non è più tollerabile il protrarsi di un’inerzia che determina un danno economico per i lavoratori, essendo la valutazione del personale preciso obbligo del dirigente”.

Il sindacato ribadisce come “nelle more della definizione della contrattazione decentrata è palese che restino vigenti i precedenti regolamenti e contratti. Per tale motivo si ritiene che nulla abbia a che fare la definizione della nuova contrattazione decentrata aziendale con la liquidazione delle spettanze pregresse. La Cisl Fp sarà sicuramente a supporto, con un ruolo propositivo, per la definizione del nuovo Ccia, ma si resta sempre in attesa che venga trasmessa la piattaforma di cui all’art. 9, comma 3) del Ccnl 2018 per le materie di cui all’art. 8 del CCNL 2018 e soprattutto si attende che siano rispettati gli accordi di cui alla delibera n.1014 del 10.06.2016 senza altri indugi e che sia data formale contezza sui motivi che hanno condotto al mancato riscontro della nota del sette marzo scorso con la quale si manifestava formale opposizione alla delibera n. 498 del 01.03.2019, rappresentando che tale condotta, qualora reiterata, potrebbe configurarsi non solo quale palese condotta antisindacale ma rientrante anche nelle ipotesi di reato di omissione di atti d’ufficio”.

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