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IL PUNTO. Migranti: tragedia scuote politica. Salvini: “I porti restano chiusi” 

Redazione

IL PUNTO. Migranti: tragedia scuote politica. Salvini: “I porti restano chiusi” 

Dom, 20/01/2019 - 10:50

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L’ennesima strage di migranti nel Mediterraneo, con ben 117 morti, scuote le istituzioni. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, esprime “profondo dolore”, mentre il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si dice “scioccato” per la tragedia. Sulla vicenda interviene anche il ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini, per ribadire che la politica dell’Italia non cambia: “Il naufragio e’ la dimostrazione che se riapri i porti ritornano i morti. Cuori aperti per chi scappa dalla guerra ma porti chiusi per Ong e trafficanti”.
Il dito del vicepremier leghista resta puntato verso l’Europa che lascia l’Italia sola, mentre le opposizioni denunciano proprio l’indifferenza del governo.
“Profondo dolore per la tragedia che si e’ consumata nel Mediterraneo con la morte di oltre cento persone, tra donne, uomini, bambini”, dettaglia Sergio Mattarella mentre Conte, da Matera, annuncia: “Non avro’ pace fino a quando questi trafficanti, uno a uno, non saranno assicurati alla Corte penale internazionale”.
“Sara’ una coincidenza che una nave di una Ong olandese tedesca gira intorno alle coste della Libia, e’ un caso che gli scafisti tornano a far partire barconi, barchini, gommoni mezzi sgonfi…”, si chiede invece Salvini che nel corso di una diretta social attacca: “E’ chiaro che lo scafista, che e’ uno schifoso trafficante di esseri umani, armi e droga sa che se mette in mare questi disperati c’e’ la possibilita’ che qualcuno torni a fargli guadagnare quattrini, torna a farlo. Piu’ ne partono, piu’ ne muoiono”. E ancora: “Quelli che si fingono buoni si rivelano nei fatti aiutanti dei cattivi e quelli descritti come cattivi vogliono un immigrazione regolare per aiutare chi scappa davvero dalla guerra, ma fermando il traffico di esseri umani, armi e droga”. Dunque, “anche se magari ricominceranno le litanie: ‘aprite, spalancate, accogliete'” la risposta e’ chiara: “No, no, no” dice il titolare del Viminale.

“Nessuna battaglia ideologica – replica Matteo Renzi – vale la morte di cento persone affogate o morte di freddo in mare”. Non si possono chiudere “i porti a chi fugge dalla morte e soprattutto non si possono chiudere gli occhi con cento morti affogati davanti a casa nostra”. Basta, quindi, “con l’indifferenza, basta”, chiede l’ex presidente del Consiglio. “Penso che questa sia una politica migratoria criminale”, accusa l’ex presidente della Camera Laura Boldrini.
Una raccolta di firme straordinaria l’hanno avviata i Radicali italiani per aprire corridoi umanitari e chiedere alla Commissione europea di decriminalizzare l’aiuto umanitario e tutelare tutte le vittime di abusi. Azioni “forti contro i trafficanti di uomini, investimenti nei Paesi di partenza e impegno per la stabilizzazione della Libia”, e’ la richiesta di FI con Mariastella Gelmini. Questa nuova strage “ci dice quanto sia in grado di salvare vite la cosiddetta guardia costiera libica, ci dice quanto sia grande la vilta’ e l’ipocrisia dei governi dell’Italia e dei Paesi Ue”, chiosa il leader di Sinistra italiana e deputato di Leu, Nicola Fratoianni. (Foto di repertorio)

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