Salute

Mussomeli, Il Comitato “Viabilità negata del vallone informa sul percorso alternativo

Carmelo Barba

Mussomeli, Il Comitato “Viabilità negata del vallone informa sul percorso alternativo

Sab, 08/12/2018 - 08:04

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MUSSOMELI ( Dal Comitato Viabilità negata del Vallone) – L’ UTILIZZAZIONE DEGLI OPERAI FORESTALI E’ COSA FATTA.
La soluzione di uno dei problemi che il COMITATO VIABILITA’ NEGATA DEL VALLONE ha prospettato nella riunione con il Commissario straordinario del Libero Consorzio di Caltanissetta dott.ssa Rosalba Panvini del 27 novembre è molto vicina. A partire da lunedì 10 Dicembre infatti, 18 operai forestali del Dipartimento Regionale dello sviluppo rurale e territoriale di Caltanissetta, che ringraziamo vivamente per l’ interessamento, saranno operativi con pale, picconi e carriole e muniti di gilet ad alta visibilità gentilmente offerti dal comitato. Proseguiranno il lavoro di pulizia delle strade e delle banchine e di tutto ciò che ostruisce i ponti effettuato nei giorni scorsi con i mezzi dell’ ESA  – meccanizzazione agricola e concernente le principali disastrate arterie provinciali del Vallone colpite dalle recenti alluvioni.
Il comitato, considerato il difficoltoso e lungo iter burocratico relativo alle gare per il ripristino del ponte sulla SP 38, si è attivato per creare una decente alternativa attraverso i due tratti di strade provinciali 243 e 33 e un’ interpoderale della lunghezza di km 1 ,8 coinvolgendo il comune di San Cataldo.   Anche in questo caso è intervenuta l’ ESA con la pulizia della sede stradale e anche di questo ringraziamo l’ ente, i competenti organi e quanti si sono prodigati per la riuscita dell’intervento. Speriamo, entro la settimana prossima, che si possa procedere ad una prima sistemazione con l’ impegno di un adeguato quantitativo di detrito di cava e prossimamente con la relativa bitumatura attraverso l’ intervento della protezione civile regionale. Auspichiamo nello stesso tempo che questi interventi, e quindi la collaborazione con gli enti che sono intervenuti sino a questo momento,  possano ripetersi anche nei prossimi anni, perché la vivibilità del nostro territorio dipende soprattutto da questi”.

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