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Caltanissetta, Snalv Confsal: “Comune, stabilizzazione precari. Dopo 20 anni, di fatto, hanno superato le…selezioni”

Redazione

Caltanissetta, Snalv Confsal: “Comune, stabilizzazione precari. Dopo 20 anni, di fatto, hanno superato le…selezioni”

Sab, 03/11/2018 - 09:02

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CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. A seguito delle notizie apparse sulla stampa  riguardo le stabilizzazioni del personale precario negli EE. LL., a cura del vice sindaco del comune di Caltanissetta – Felice Dierna – e di talune Organizzazioni Sindacali,   lo SNALV Confsal, per bocca del Segretario Provinciale Enti Locali – Michele Ferro – ritiene che fare alcune precisazioni sia d’obbligo, sia per amore di verità sia, soprattutto, per fugare ogni dubbio ed evitare inutili allarmismi tra i soggetti interessati. Invito tutti coloro che ultimamente si sono cimentati con il problema delle stabilizzazioni dei precari, continua Michele Ferro dello SNALV Confsal, di leggere i primi due commi della c.d. Legge Madia, tale lettura deve necessariamente essere integrata con l’altrettanto interessante lettura della circ. n. 3/2017 del Ministro della Funzione Pubblica; da una, anche sommaria, lettura delle due “norme” ci si può, facilmente, rendere conto di quali siano le procedure per arrivare al superamento del fenomeno del precariato, vero spirito che ha animato il legislatore nel redigere ed, infine, approvare la legge Madia, appunto “misure per il superamento del fenomeno del precariato”. Ci si renderà, dunque, conto che non è necessario fare alcun viaggio della speranza presso gli assessorati regionali nè cimentarsi in elucubrazioni mentali per trovare la soluzione procedimentale migliore per giungere, a norma di legge, all’inserimento nei ruoli comunali dei precari storici del Comune di Caltanissetta, si tratta solo di un problema di volontà politica; ma, continua Ferro, voglio spingermi oltre, visto che qualcuno ha anche parlato a sproposito di procedure errate che porterebbero ad invalidare ogni assunzione, procurando, in tale modo allarme sociale e dubbi tra coloro che devono procedere alla trasformazione dei contratti in essere, poiché è proprio di questo che si deve parlare; Il legislatore ha infatti, tracciato due percorsi distinti: stabilizzazione di dipendenti in possesso di alcuni requisiti e procedure concorsuali riservate per altre fattispecie. In particolare l’art. 20, co. 1 del D. Lgv. 75/2017, rubricato “superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni”, chiaramente, consente alle pubbliche amministrazioni di assumere a tempo indeterminato personale non dirigenziale che possegga tutti i prescritti requisiti –requisiti di cui godono tutti i 43 precari del comune di Caltanissetta. Questa prima procedura non prevede alcun tipo di selezione, le Amministrazioni sarebbero costrette ad adottarle nel solo caso che le risorse finanziarie non siano capienti per l’assunzione di tutti precari in possesso dei requisiti necessari, in tale caso sarà necessario individuare dei requisiti selettivi che tengano conto della professionalità acquisita dai lavoratori; Su altro fronte si muove il co. 2 della citata norma, ai sensi del quale le amministrazioni possono bandire procedure concorsuali riservate al personale che possegga i requisiti indicati dallo stesso comma. Secondo la Circ. n. 3/2017, in ultimo, si ritiene opportuno, come già il sottoscritto ebbe a richiedere nel corso del Consiglio Comunale appositamente convocato, che le Amministrazioni adottino un atto interno, nel rispetto delle forme di partecipazione sindacale, in cui diano evidenza del personale in possesso dei requisiti previsti dall’art. 20, distinguendo i destinatari del co. 1 da quelli del co. 2, definendo le loro scelte con riferimento all’an, al quomodo e al quando. In presenza di soli soggetti in possesso dei requisiti previsti dal comma 1 dell’art. 20, nel caso in cui le Amministrazioni si siano determinate all’avvio delle procedure di reclutamento speciale e abbiano le disponibilità finanziarie adeguate, sarebbe opportuno che le stesse ricorressero alle modalità di cui al comma 1 dell’art. 20 (così si esprime la circ. 3/2017). Ed anche su quest’altro aspetto tutti i 43 precari in esame sembrerebbero in possesso di tutti i requisiti previsti dal co. 1 dell’art. 20 del del D. Lgvo 75/2017 e, come ha affermato lo stesso vice sindaco il comune di Caltanissetta sembra avere reperito le risorse necessarie per l’assunzione di tutti i precari. Dunque, termina il segretario provinciale dello SNALV Confsal, consiglio ai tanti che si stanno cimentando, di astenersi dall’interpretare le norme secondo lo spirito del momento o, ancora peggio, secondo gli orientamenti dominanti in una certa classe politica e/o sociale. Le norme vanno, infatti, interpretate non per nuocere a questo o a quell’altro gruppo sociale ma, secondo quello che è l’obbiettivo del legislatore, obbiettivo che in questo caso è contenuto palesemente nel testo di legge in esame: superamento del fenomeno del precariato riconoscendo le professionalità acquisite dalla platea dei lavoratori interessati. Voglio sperare, conclude Michele Ferro dello SNALV Confsal, con non vi sia alcun altro dubbio da dirimere e che non si presentino altri ostacoli o dubbi di alcuna natura che facciano procrastinare, ancora una volta, la trasformazione dei contratti di questi lavoratori che, nel corso di più di un ventennio di servizio nella P.A., hanno sicuramente superato, di fatto, tutte le possibili selezioni che anche le menti più raffinate possano immaginare.

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