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Caltanissetta, l’architettura contemporanea termometro del cambiamento e bussola per la pianificazione condivisa

Redazione

Caltanissetta, l’architettura contemporanea termometro del cambiamento e bussola per la pianificazione condivisa

Lun, 21/05/2018 - 16:19

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CALTANISSETTA – E’ stata inaugurata sabato scorso in piazza Garibaldi la mostra “Changing Architecture”, che in una serie di grandi pannelli allestiti nella piazza centrale della città, espone le tavole di progetto di numerose opere pubbliche e private di architettura contemporanea prevalentemente realizzate e progettate in Sicilia. La mostra, con il patrocinio del Comune di Caltanissetta , è stata realizzata dagli ordini degli ingegneri ed architetti della provincia di Caltanissetta ed è stata inaugurata al termine di una giornata di dibattiti e tavole rotonde sul ruolo delle professioni intellettuali. Da Favara a Catania, da Palermo a Messina, si trovano in esposizione i più interessanti esempi di soluzioni di architettura contemporanea sia per il recupero conservativo di spazi pubblici che per la realizzazione di nuove opere pubbliche e private.

“Il dibattito sulle professioni intellettuali ed il ruolo di ingegneri ed architetti nella città che cambia, rappresenta la naturale prosecuzione del percorso di partecipazione avviato dall’amministrazione comunale per la pianificazione urbanistica della nostra città”, afferma il sindaco, Giovanni Ruvolo.

“L’obiettivo è di far conoscere alla società civile l’architettura contemporanea oggi presente in Sicilia”, spiega il presidente dell’ordine degli architetti della provincia di Caltanissetta, Paolo Lo Iacono che anticipa l’intenzione di organizzare una seconda mostra d’architettura contemporanea, questa volta a partire da progetti realizzati da soli architetti nisseni. “L’architettura cambia insieme alla società civile” conclude Lo Iacono.

“Dopo gli incontri con tutti i comitati di quartiere della città per un piano regolatore partecipato, il confronto tra i tecnici del Comune di Caltanissetta, i rappresentanti dell’amministrazione e quelli degli ordini professionali rappresenta il miglior viatico per l’incontro che sul Prg andremo a fare il 9 giugno prossimo”, aggiunge l’assessore all’Urbanistica, Giuseppe Tumminelli.

Bilancio positivo anche per l’ordine degli ingegneri. “Ci auguriamo che la permanenza della mostra sia da stimolo della collettività tutta”, afferma Danilo Notarstefano, delegato Inarcassa dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Caltanissetta. “Il ruolo che rivestono gli ordini – prosegue – è proprio quello di collaborare e stare a fianco dell’amministrazione nella pianificazione, in quanto diretti conoscitori delle problematiche ambientali e di sviluppo della città”.

Per il dirigente della ripartizione Urbanistica del Comune, Giuseppe Dell’Utri, “l’architettura che scende in piazza stimola il confronto con i cittadini, suscitando la curiosità su questi progetti”. “Tutti hanno manifestato disponibilità ad organizzare una serie di incontri strutturati tra amministrazione e ordini professionali per una collaborazione finalizzata alla pianificazione territoriale”, aggiunge Dell’Utri.

“Per aumentare la qualità delle iniziative sul territorio – afferma il dirigente della ripartizione Lavori pubblici, Giuseppe Tomasella – è auspicabile avviare concorsi di idee e di progettazione. Ho invitato inoltre i professionisti ad iscriversi all’albo comunale per l’affidamento degli incarichi in modo da incrementare il numero degli iscritti”.

Presente all’inaugurazione della mostra, che rimarrà in piazza Garibaldi fino al 18 giugno prossimo, l’assessore alla Creatività e partecipazione, Pasquale Tornatore che definisce quello di sabato “un importante momento di confronto sul ruolo delle professioni intellettuali, per la qualità della vita delle persone collegata alla qualità del costruito”. “L’architettura si mette in piazza – aggiunge Tornatore – e così anche i cittadini si informano su ciò che può rappresentare l’architettura contemporanea nella nostra città. Ci auguriamo soprattutto in senso conservativo più che espansivo”.