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Gela, “cavallo di ritorno” (Video): 8 arresti, un latitante; pericolosità sociale e vittime che neanche denunciavano

Redazione

Gela, “cavallo di ritorno” (Video): 8 arresti, un latitante; pericolosità sociale e vittime che neanche denunciavano

Mer, 18/04/2018 - 13:39

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GELA – Le forze dell’ordine, stamani, hanno dato esecuzione a 9 provvedimenti restrittivi (custodia cautelare in carcere, arresti domiciliari) emessi dal G.I.P. presso il Tribunale di Gela Dr. Lirio CONTI  su richiesta della locale Procura diretta dal Procuratore Capo Dr. Fernando ASARO nei confronti di altrettanti soggetti resisi responsabili dei reati di cui all’oggetto.

Durante la fine del 2016 e la metà del 2017 si verificava un incremento dei reati legati al furto di motocicli e ciclomotori e tale fenomeno, oltre a generare un prevedibile allarme sociale, rendeva necessaria una rapida azione di contrasto per evitare che, in un periodo di crisi economica e di carenza occupazionale, quella dei reati c.d. predatori diventasse per molti una “valida alternativa” di lavoro per rimettere in sesto l’economia familiare, fornendo in tal modo “manovalanza” a basso prezzo per la criminalità locale. Quest’Ufficio di P.S. si attivava prontamente per un più intenso e capillare controllo del territorio e, nel contempo, si analizzavano attentamente tutti gli episodi criminosi per cercare, ove esistente, una pista investigativa volta e finalizzata ad addivenire all’identificazione dei responsabili.

Tale analisi portava ad attenzionare alcuni furti di motocicli avvenuti nel centro storico effettuati con il medesimo modus operandi. Inoltre gli operatori notavano come di lì a poco i proprietari rinvenivano i mezzi asportati in maniera inaspettata e misteriosa, senza fornire una plausibile spiegazione o addirittura senza far constatare alle Forze di Polizia il ritrovamento.

Grazie ad una capillare ed imponente attività info-investigativa esperita con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché con l’ausilio di sistemi di localizzazione satellitare, si riscontrava il modus operandi adottato dagli odierni arrestati, le cifre pagate dalle vittime per ritrovare il mezzo trafugato. Il tutto a riprova dell’elevato spessore criminale di molti dei soggetti tratti in arresto. Della pericolosità sociale e del senso diffuso di impunità che la banda criminale sentiva molto forte nella conduzione dell’attività criminale in narrativa, al punto che le vittime non facevano nemmeno le denunce di furto oppure simulando rinvenimenti “di fantasia”

ARRESTATI:

  1. ALFERI Gaetano inteso “tano” cl.1997;
  2. D’AMICO Nicola cl.1993:
  3. TRUBIA Pasquale, cl.1997

ARRESTI DOMICILIARI:

  1. FERRIGNO Emanuele Armando, cl.1998;
  2. DI MAGGIO Giovanni inteso “Jonny” cl.1999;
  3. ALMA Salvatore cl.1996;
  4. DAMMAGGIO Mirko Gaetano, cl.1994;
  5. IAPICHELLO Ivan, cl.1996;

Sono in corso attivissime indagini per localizzare uno dei 9 soggetti colpiti dall’ordinanza cautelare, atteso che lo stesso si è reso irreperibile. Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Gela mentre i soggetti sottoposti ai domiciliari venivano condotti presso le rispettive abitazioni, a disposizione delle Autorità Giudiziaria procedente.

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