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‘Il GGG – Il grande gigante gentile’ adesso nelle sale

Francesca Russo

‘Il GGG – Il grande gigante gentile’ adesso nelle sale

Lun, 07/11/2016 - 08:56

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Il GGG – Il grande gigante gentile (The BFG) è un film del 2016 diretto da Steven Spielberg, distribuito dalla Walt Disney. La pellicola è l’adattamento cinematografico del romanzo del 1982, il GGG scritto da Roald Dahl, già portato sul grande schermo col film d’animazione del 1989 ‘Il mio amico gigante’.

Il film è interpretato da Ruby Barnhill, Marck Rylance, Penelope Wilton  e Bill Hader. Il GGG è un gigante ben diverso da tutti gli altri abitanti del Paese dei giganti che si nutrono di essere umani ed in particolare prediligono i bambini; così una notte il GGG – che è vegetariano e si ciba soltanto di ‘Cetrionzoli’ e ‘Sciroppio’ rapisce Sophie, una bambina che vive a Londra e la porta nella sua caverna.

Inizialmente la bambina è molto spaventata dal gigante, ma ben presto Sophie si rende conto che il grande gigante in realtà è molto premuroso, affettuoso e amichevole e porterà Sophie nel ‘Paese dei Sogni’, un luogo magico dove cattura i sogni che trasmette di notte ai bambini spiegandole ogni cosa sulla magia e sul misterioso mondo dei sogni.

L’affetto e la complicità tra i due cresce rapidamente, e quando gli altri giganti sono pronti a nuova strage, il GGG e Sophie decidono di avvisare nientemeno che la Regina d’Inghilterra dell’imminente minaccia, e tutti insieme escogiteranno un piano per sbarazzarsi dei giganti una volta per tutte.

Richard Brody, recensore del New Yorker noto per essere particolarmente critico, ha scritto “Sembra una marcia forzata verso il divertimento, una tensione obbligata per la magia e la dose prescritta di poesia, come se fosse un film fatto apposta per essere proiettato in classe quando la maestra è assente”.

Peter Debruge di Variety ha invece apprezzato il film, scrivendo: “Non importa quanto fantastica sia la storia (e a volte lo è molto), questo splendido adattamento diretto da Spielberg permette agli spettatori di ogni età di appassionarsi a una delle più improbabili amicizie della storia del cinema”. Debruge ha anche aggiunto che è come se ci trovassimo di fonte ad E.T. l’extraterrestre per una nuova generazione. Un film insomma che vale la pena vedere se si ha voglia di lasciarci trascinare in un’altra dimensione: quella dei sogni dei bambini.

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