UNA OPPORTUNA DISUBBIDIENZA ! e per giunta commessa dai santi, e nel nostro caso dai santi apostoli, con a capo S. Pietro: “ Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini” E così continuarono a predicare , ad annunciare il Vangelo, a far conoscere il mistero di salvezza attuato da Gesù. Potremmo dire che , se esiste la Chiesa, se c’è fede in questo mondo, se noi oggi abbiamo la possibilità e la fortuna di essere cristiani, lo dobbiamo a quella disubbidienza degli apostoli, che era, invece, “coraggiosa ubbidienza” al comando di Gesù : “ andate, predicate”, portate il mio nome fino ai confini della terra “: Questo ce lo ricorda la prima lettura della messa di questa terza domenica di Pasqua. Il vangelo ci racconta la terza apparizione di Gesù. Era opportuno scriverlo, è opportuno oggi farne memoria nella liturgia per affermare ancora una volta che “ surrexit Dominus vere”, il Signore è veramente risorto, e ce ne sono le prove. Si tratta di una apparizione molto articolata nella narrazione , che è ricchissima di insegnamenti, di momenti simbolici, di suggestioni con dimensione letteraria-narrativa assai accattivante, di dettagli che ne fanno un evento glorioso , in una cornice di semplicità e di affettuosa quotidianità, illuminata da una luce che avvolge di serenità, di pace di fiducia, ispiratrice di sentimenti di fede e di fraternità e di misteriosi riflessi di un enigmatico futuro. Ed ecco l’inutile sforzo e la delusione per la pesca fallita, poi l’obbedienza e la pesca miracolosa; la premura di Cristo e il pasto in intimità e sobrietà e la comune consolazione : “ E’il Signore “! Poi l’alba, il gesto familiare e pudico di Pietro, il bagliore del fuoco, il dialogo affettuoso e incalzante, e perfino p preoccupante : “ Tu lo sai, Signore, che io ti amo “ ! Cui segue la maestosa investitura di Pietro a capo e guida della Chiesa: “ Pasci le mie pecorelle “! E un lontano futuro oscuro e misterioso : “ altri ti cingerà”, e l’ampio scenario del lago e la brezza ristoratrice ! Come tutto diventa bello perché è presente il Risorto ! così come riconferma, con forza, Pietro, che rinfaccia al tribunale la responsabilità della sua morte: “ Voi l’avete ucciso appendendolo alla croce, ma Dio lo ha risuscitato, “facendolo capo e Salvatore” per il perdono dei peccati.” Anche noi siamo stati e siamo destinatari del suo perdono. Non lasciamoci traviare da insulse ideologie, da insensati tentativi di oscurare la mirabile luce di Cristo che si irradia dalla sua risurrezione. Non lasciamoci scoraggiare dall’atteggiamento sprezzante, quando non è apertamente ostile verso il cristianesimo. “ Alla Chiesa, alla vicenda cristiana nel suo complesso non viene perdonato più niente da nessuno “ . Ma le ostilità, le persecuzioni, l’odio, la maliziosità, non hanno spento il vigore della Chiesa, perché in essa “ E’ il Signore “! E non sono mancati mai e non mancheranno testimoni intrepidi che ripetono: “ Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini, malignamente dissennati “.
Nel Solco dello Spirito (di don Salvatore Callari)
Lun, 11/04/2016 - 00:01
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