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La solitudine dell’Ultima Cena: lasciata sola, senza accompagnatori e senza firma della Soprintendenza

Donatello Polizzi

La solitudine dell’Ultima Cena: lasciata sola, senza accompagnatori e senza firma della Soprintendenza

Ven, 23/10/2015 - 19:02

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imageMILANO – Chissà cosa si prova a lasciare la Sicilia per la prima volta nella vita, dopo 130 anni, ad imbarcarsi su una nave in direzione Genova, per poi essere trasportati all’Expo di Milano. Chissà cosa si prova a fare un viaggio unico, da soli, senza compagnia e, probabilmente, senza il beneplacito della Soprintendenza ai beni Culturali di Caltanissetta.

La vicenda Ultima Cena a Milano si arricchisce quotidianamente di risvolti e notizie che sembrano essere inverosimili, ma che in realtà sono assolutamente reali.

Il gruppo sacro che ieri, giovedì 22 ottobre, è stato caricato su un tir ed affidato alle capaci mani di un’azienda che si occupa del trasporto di opere d’arte, sino a lunedì 26 ottobre non avrà “compagnia” nissena. Nelle prossime ore avverrà l’arrivo a Milano, poi  l’assemblamento della vara e la sua copertura con la famosa teca, sarà effettuato esclusivamente dagli operai, grandi professionisti, della ditta che si occupa del trasporto; però nessun nisseno, a nessun titolo, né del comune, né di altri enti o istituzioni, monitorerà, controllerà o valuterà l’eventuale allestimento presso il Bio Cluster Mediterraneo, padiglione laterale, all’ingresso del punto 5. Insomma non vi è un progetto, uno schizzo, un’idea di come ciò possa avvenire.

Non mancherà solo l’amore dei nisseni, ma mancherebbe anche la firma del soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Caltanissetta Lorenzo Guzzardi. Per ovviare a questa situazione che rischiava di far saltare l’intera operazione, attraverso canali “politici e amicizie”, si è ottenuta l’autorizzazione all’imballaggio e quindi al trasporto, solo mercoledì (21 ottobre) a tarda sera, a firma dall’assessore regionale ai Beni Culturali Antonio Purpura. Una situazione che apre il varco ad una serie di ragionamenti: poichè la famosa autorizzazione di Guzzardi è stato il motivo del contendere, almeno secondo l’opinione dell’Amministrazione comunale, e del ritardo della partenza, perché non si è pensato prima a ricorrere all’Assessorato regionale? Probabilmente perché questa rischiosa soluzione è stata utilizzata come ultima ratio, per evitare che saltasse l’intera operazione Ultima Cena.

Secondo la più verosimile delle ipotesi Guzzardi nutriva forti dubbi sulla tipologia della teca e non ha preso di buon grado la notizia che la Vara sarà posizionata accanto al padiglione in un’area non coperta.

Solo lunedì 26 ottobre finalmente dal Comune giungerà chi si occuperà della promozione dell’evento e per rendersi conto della situazione. Poi mercoledì 28 ottobre si registrerà la presenza del sindaco Giovanni Ruvolo  che presenterà a Milano il concorso a premi “Taste, Selfie & Win Sicily” con l’offerta ai visitatori della Vara, di quindici soggiorni gratuiti nella  città nissena per la prossima Settimana Santa.

Il primo cittadino ha dichiarato: ”Superando numerosi ostacoli è stato raggiunto un traguardo importante e significativo per la città di Caltanissetta che abbiamo fortemente voluto malgrado le difficoltà. Ringrazio in particolare l’assessore regionale Antonio Purpura che ha lottato insieme a noi per raggiungere l’obiettivo, nella consapevolezza si trattasse di una straordinaria opportunità per valorizzare uno dei simboli più ammirati della Settimana Santa e più in generale di tutti i gruppi sacri, che con la Vara potranno essere conosciuti e apprezzati”. Da notare che Ruvolo nelle sue dichiarazioni ufficiali non ha fatto cenno a Guzzardi, ma ha ringraziato  solo l’assessore Antonio Purpura.

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