CALTANISSETTA – Per lei, il cameriere non è stato, non è e non sarà mai l’assassino. Sarebbe banale, prevedibile, ripetitivo. La sua vocazione all’intreccio e all’imponderabile, rendono la sua storia unica. Non è canonico, ma iniziamo dalla fine, sveliamo il, anzi la colpevole: lei negli ultimi due anni ha lavorato sulla serie TV CSI Scene del Crimine in onda su Mediaset (tanto da comparire nella stagione 15) e due dei suoi scritti sono stati acquistati dalla Sony per diventare una serie TV.
Lei è Gaia Violo, 25 anni, residente a Los Angeles, nata a Palermo, ma vissuta a San Cataldo fino all’età di 17 anni e che ha frequentato il liceo Classico “R. Settimo” di Caltanissetta.
Il dubbio che ci attanaglia è se, da piccola, le sue letture preferite fossero quelle dei miti del giallo Agatha Christie, Arthur Conan Doyle e Edgar Allan Poe, e se avesse una predilezione per Alfred Hitchcock, ed invece ci spiazza. “Ero di una timidezza assoluta da bambina, ma avevo un mondo tutto mio che riempiva le mie giornate. Con due fratelli e una sorella più piccoli, ho sempre raccontato storie, non importa se ci fossero pirati o innamorati. L’immaginazione era un modo per superare la timidezza e connettermi con il mondo esterno. Un dono ricevuto che mi ha portato a scrivere e voler creare film. Comunque poi ho amato Hitchcock”.
Dalla fantasia, dall’immaginazione, al voler creare e scrivere film, la strada non deve essere stata facile o breve. “Consapevole della mia “vocazione”, all’età di quattordici anni ho iniziato a spendere le mie estati a Londra. Non posso però non ricordare il mio primo compito d’inglese al Liceo: presi 4. Diciamo che da allora, un po’ sono migliorata. Questo mi ha dato la possibilità di perfezionare il mio inglese e di entrare alla UCL (University College, London), un’università che insieme a poche altre (Cambridge e Oxford tra queste) fa parte del Golden Triangle. Mentre conseguivo la laurea in lettere classiche, ho iniziato a fare tirocini e corsi supplementari. Il primo anno sono stata alla University of Southern California, il secondo alla Lux Vide (ho collaborato alla produzione di Ho Sposato uno Sbirro 2 e Cenerentola, entrambi su Rai Uno), il terzo in una compagnia inglese che produceva “commercials”.
Sicuramente non ti mancano grinta, determinazione ed abnegazione. Molto studio, tanti sacrifici, ma anche il confrontarsi con un mercato selettivo e difficile. Come hai migliorato le tue indubbie qualità e quando è avvenuto il tuo l’approdo negli Stati uniti d’America? “Appena laureata, sono partita per Los Angeles e ho seguito un Professional Program in sceneggiatura alla UCLA per due anni. Nel frattempo ho lavorato un anno come assistente personale per Bobette Buster (una consulente della Pixar, Sony e 20TH Century Fox), per poi entrare come tirocinante a Mosaic, una rinomata compagnia manageriale che rappresenta artisti come Will Ferrell e Jim Carrey”.
Potrebbe apparire come la sceneggiatura di un film invece è la realtà. Gaia incalza e enuncia le varie tappe del suo percorso, del suo tragitto nel sogno americano. “Due anni fa, sono stata accetta al Master in Sceneggiatura alla UCLA. E’ un corso di due anni aperto a soli diciotto studenti l’anno e vanta alunni quali Francis Ford Coppola, Eric Roth (sceneggiatore di Forrest Gump, Il curioso caso di Benjamin Button) e David Koepp (Mission Impossible, Spider Man) e molti altri professionisti di primo piano di Hollywood. Il Master costituisce un’entrata privilegiata sia nel campo specifico della sceneggiatura, sia in quello più vasto del lavoro. Produttori, agenti e manager hanno diretto accesso alle sceneggiature e le più importanti case cinematografiche tendono ad assumere studenti di questi corsi di maggior prestigio di UCLA e USC”.
Aneddoto, non può mancare: “Durante uno dei miei primi tirocini, Megan Fox e il marito erano nella cucina dell’ufficio con il figlio neonato a chiacchierare con i loro manager e produttori. Ovviamente tutti avevamo immediatamente bisogno di un bicchiere d’acqua o di controllare il caffè. Stessa cosa e’ successa con Jim Carrey. O Olivia Munn”.
Cosa ti manca della cucina siciliana: “Mi mancano le arancine e un panino con le panelle. Adoro la cucina asiatica, soprattutto coreana, forse perché per tre anni ho avuto quasi esclusivamente coinquiline americane-asiatiche”.
Nomi altisonanti, sigle che appartengono all’immaginario degli appassionati di film e serie TV, porzioni abbondanti di spunti per gli amanti del cinema: un repertorio già ricco, un curriculum corposo. Il tuo presente? “Sotto la guida di capacissimi professori, ho scritto una sceneggiatura originale per la TV che si e’ aggiudicata diversi premi a Hollywood e alla UCLA. Case di produzioni e manager hanno iniziato ad interessarsi al prodotto e a me come scrittrice. Adesso ho un manager e tre agenti che curano la mia carriera. Sono infatti rappresentata dalla casa di management responsabile di film come Prisoners (con Hugh Jackman) e con gli agenti che curano la carriera di Steven Spielberg”. Negli ultimi due anni ho lavorato sulla serie TV CSI: Scene del Crimine in onda su Mediaset (tanto da comparire nella stagione 15) e due miei scritti sono stati acquistati dalla Sony nel processo del diventare serie TV”.
Il finale è ancora da scrivere, come nella migliore tradizione dei vecchi telefilm americani…to be continued.
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