Salute

Caltanissetta, PD circolo Faletra sulla questione gelese: “Il nostro direttivo provinciale è assente”

Redazione

Caltanissetta, PD circolo Faletra sulla questione gelese: “Il nostro direttivo provinciale è assente”

Lun, 21/09/2015 - 12:37

Condividi su:

CALTANISSETTA – Riceviamo e pubblichiamo.

“La questione della adesione del comune di Gela all’area metropolitana di Catania e’ stata discussa ed approfondita dal Direttivo del Circolo Faletra riunito il 17/09.
Per la verità quello che si sarebbe dovuto convocare ,il Direttivo Provinciale, non viene convocato da tempo immemorabile ed in una situazione critica come quella attuale un Partito che sia tale, è la prima cosa che avrebbe  dovuto fare.
Ma in questa vicenda,come già ampiamente evidenziato dagli organi di informazione , il silenzio assordante delle forze politiche è stato il rilievo più scandaloso.
Quello che emerge è la inconsistenza di un PD provinciale che soltanto dopo che i buoi sono scappati tenta maldestramente di chiudere la porta , ma non con una stringente iniziativa politica ma con una imbarazzata intervista. A Gela si è  lasciata la patata bollente al gruppo consiliare che  si è dovuto  allineare ai diktat di fasulli comitati civici populisti e campanilistici. Il Pd anche in questa occasione si dimostra incapace di una leadership e di un proprio progetto politico di ampio respiro. In un mondo globalizzato si assecondano velleità di gretto ” provincialismo” dal respiro corto , diventa valore la antinissenita’ ,e si sceglie di suicidarsi inglobandosi  in un area metropolitana ,in cui il territorio gelese sarà una fastidiosa appendice. Buona fortuna!  Ma quello che si è evidenziato anche dai commenti di molti dirigenti e consiglieri di Gela del Pd , è l’assenza di una voce, di un riscontro ,di una discussione nel gruppo dirigente provinciale .
È logico  che quando per anni si rinuncia a svolgere il proprio compito di partito strutturato e collegiale nelle decisioni , lasciando il campo libero alla demagogia ed ai populismi, il risultato non può che essere quello delle amministrative e della sciagurata scelta dell’area metropolitana. Per i cittadini gelesi in primo luogo che sperimenteranno sulla loro pelle i disagi pratici di questa scelta , e l’errore  politico di  essersi supinamente piegati agli interessi personali del sindaco Bianco , lanciato in una campagna elettorale duplice, diventare sindaco metropolitano e candidato a Presidente della Regione. Ma già nel catanese i commenti più diffusi,  sono di netta opposizione a questo disegno di annessione di territori che rischiano di mettere in rete,in negativo, i disagi di territori che portano in dote tante criticità che si sommano a quelle di quartieri come Librino ed altri,per cui annettere il territorio gelese e’ stata già classificata come una jattura dagli organi di stampa catanesi e dalla opinione pubblica.
In questo modo lungi dal migliorare la propria situazione di disagio, Gela si candida a svolgere il ruolo di una ultima fastidiosa ruota del ” carro” metropolitano.
Ma la colpa maggiore di tutto quanto  è l’ assenza della Politica !
Ai tempi della cosiddetta prima repubblica si sarebbero tenute assemblee in tutti i comuni e si sarebbero assunte decisioni chiare e non estemporanee , delegate a gruppi consiliari privi di ogni bussola e lasciati esposti al feroce ricatto di esagitati, pronti a classificarli come “traditori”. A questi agitatori sarebbe il caso di ricordare che il territorio di Gela ha ricoperto le cariche istituzionali più importanti: il Presidente della Provincia negli ultimi 15 anni e i Parlamentari regionali, nazionali ed europei, oltre ,dulcis in fundo, al Presidente della Regione attuale.
Questa scelta osannata da una parte della città di Gela , avrà dannose ripercussioni sui cittadini e sull’ intero territorio….e se ne vedranno delle belle quando si affronteranno i problemi pratici : Asp, Rifiuti,Catasto, Assicurazioni, Tribunale, INAIL e tantissime altre funzioni e servizi che faranno impazzire i poveri cittadini. Per non parlare dell’incombente giudizio che dovrà esprimere la Corte Costituzionale su questa mal concepita legge regionale sui Consorzi di Comuni ed Aree metropolitane. Rimane, ahinoi, attuale la convinzione che la Regione Sicilia, che aveva annunciato in un talk-show l’abolizione tout court delle Province, non sia stata e non sarà in grado, dopo oltre due anni dal proclama riformista, di emanare una adeguata legge sui  liberi Consorzi  e le città metropolitane. Mentre a Gela si consumava l’anelata scissione, a Roma non si facevano attendere autorevoli e concreti dubbi di incostituzionalità della legge varata dall’Ars.  Una riforma istituzionale epocale condizionata da biechi interessi politici. Ed in tali condizioni di caos legislativo si muovono dubbi pure sulla efficacia dei referendum svoltisi e e delle delibere consiliari emesse  nei Comuni interessati. Questo è anche il frutto dell’assenza della politica provinciale , incapace di discutere e programmare a supporto delle istituzioni ed in assenza di regole e scelte collegiali si assiste a qualche sparuto intervento di circostanza fine a se stesso.

Allora tanto rumore per nulla……speriamo di no perché in fondo a tutto il territorio nisseno stava stretta l’eterna dualità con la zona sud. Ma ad una condizione che si lavori a costruire .
Quello che è avvenuto e che potrebbe ancora avvenire ( Niscemi) impone una riflessione urgente nel Pd provinciale e regionale che non si può allontanare nel tempo.
Così come impone al sindaco del capoluogo di attivarsi immediatamente per dare corso a quel l’impegno programmatico, più volte enfatizzato in campagna elettorale , di Caltanissetta capofila di una area vasta , le zone interne, comprendente i territori di Enna ed Agrigento.
Per la verità finora si è visto alcuna poco , non solo a difesa della integrità territoriale ma di iniziative capaci di favorire scelte di adesioni di comuni che gravitano sul capoluogo e che potrebbero aderire al Consorzio Nisseno. Ma senza una programmata azione politica i risultati non possono arrivare ……dal cielo!
Oggi chiediamo al sindaco Ruvolo, ( ufficialmente lo faranno i nostri consiglieri comunali ) di farsi promotore,  insieme agli altri sindaci del Consorzio, di un appello agli amministratori di Niscemi perché  non seguano  l’errore di Gela, considerato che questo comune avrebbe un ruolo fondamentale di rappresentanza di tutto il territorio meridionale, finora mortificato dalla vicina Gela.
Bisogna fare presto !

IL DIRETTIVO DEL CIRCOLO PD “G. FALETRA”

Pubblicità Elettorale