Salute

Serradifalco. E’ polemica tra il Comitato cittadino di Via Baldassare e il sindaco per i rifugiati del progetto Sprar.

Redazione 1

Serradifalco. E’ polemica tra il Comitato cittadino di Via Baldassare e il sindaco per i rifugiati del progetto Sprar.

Lun, 16/02/2015 - 16:31

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SERRADIFALCO. A distanza di 4 mesi, monta nuovamente la polemica tra il Comitato cittadino di quartiere di Via Baldassare e il sindaco Giuseppe Maria Dacquì sul progetto Sprar per l’accoglienza a Serradifalco di rifugiati politici. Il comitato, con Pasquale Bellanca, ha inviato una lettera al sindaco e per conoscenza al dirigente dell’Ufficio Sanitario Asp di Serradifalco, al Prefetto e al Questore di Caltanissetta, e al Comando Stazione dei Carabinieri di Serradifalco. Nella lettera, ribadendo che non è intenzione del comitato alimentare razzismo, è stato detto che dopo l’incontro dell’ottobre scorso a Palazzo Mifsud per la presentazione del progetto Sprar a Serradifalco, il sindaco aveva avuto un incontro al Comune con alcuni componenti del comitato nel quale aveva assunto impegni nei confronti della cittadinanza riguardo le problematiche inerenti il progetto Sprar come l’istituzione di un tavolo tecnico permanente, incontri con l’Omnia ente gestore del progetto, incontri con il Prefetto e le forze dell’Ordine per l’ordine pubblico e la sicurezza nel paese, incontri con le rappresentanze del terzo settore, distribuzione in varie zone del paese degli ospiti al fine di evitare costituzione di ghetti. Il comitato ha però rilevato che “Nei giorni scorsi alcuni componenti del comitato hanno varie volte tentato di contattare il sindaco per vie brevi, per ri-discutere su tutta la questione, essendo stati ripresi i lavori di adeguamento della struttura sita in via Baldassare e destinata ad ospitare i rifugiati; con rammarico, tuttavia, non ha risposto alle nostre chiamate ne si è fatto promotore, come promesso, di qualsiasi iniziativa atta a riprendere il discorso lasciato sospeso”. Per questa ragione il Comitato ha chiesto tramite lettera al sindaco “di mantenere gli impegni assunti nei confronti del Comitato, ma soprattutto il rispetto nei confronti dei suoi concittadini che non possono subire decisioni assunte dall’Amministrazione comunale “per una scelta politica” su una questione di così notevole rilevanza sociale”. Il Comitato ha anche chiesto al primo cittadino “quali iniziative ed impegni intende intraprendere per attuare l’istituendo progetto Sprar a Serradifalco”, sottolineando che ogni eventuale responsabilità dovrà essere in capo allo stesso primo cittadino in quanto massima autorità sanitaria e della sicurezza e dell’ordine pubblico cittadino. Il sindaco Giuseppe Maria Dacquì ha replicato: “Con il Comitato c’è stata nei mesi scorsi una iniziale tensione poi attenzionata dalla mia amministrazione che ha incontrato i suoi componenti raccogliendone le istanze; ho incontrato il Prefetto affrontando il problema della sicurezza; non comprendo perciò di quali impegni dovrei farmi promotore se, allo stato attuale, non c’è stato alcun insediamento di rifugiati in quanto il progetto non è stato ancora avviato”.  Il comitato, a fronte questa dichiarazione del primo cittadino è tornato a ribadire che “il tavolo tecnico permanente, gli incontri con l’Omnia, il Prefetto e le altre Forze dell’Ordine, con le associazioni del terzo settore sono stati concordati il 24 ottobre scorso per essere immediatamente operativi e non dopo l’avvio del progetto; questo avrebbe permesso la giusta informazione e preparazione per tutta la cittadinanza ed avrebbe consentito un presidio stabile finalizzato a rendere di facile attuazione l’inserimento degli extracomunitari nel nostro tessuto sociale; se il sindaco ritiene di farlo dopo l’avvio del progetto, ce ne faremo una ragione ed aspetteremo, così come la cittadinanza che dovrà essere tutta informata ed interessata della questione; peccato che il sindaco non ritiene opportuno, giusto e doveroso informare la cittadinanza su quest’incontro”. Il Comitato ha anche diffuso il contenuto della lettera inviata nei giorni scorsi al sindaco proprio per informare la cittadinanza di quanto fatto. Il sindaco Giuseppe Maria Dacquì ha contro replicato: “Al di la delle richieste di incontro avanzate, i toni e i contenuti della lettera sembrano somigliare a quelli tipici da campagna elettorale; ho l’impressione che la finalità stia travalicando l’obiettivo comune che è l’inserimento e l’integrazione dei rifugiati del progetto Sprar; resta ferma la linea dell’amministrazione comunale di incontrare quanto prima il nuovo Prefetto e le forze dell’ordine per fissare linee comuni per la sicurezza”. Il comitato ha però ribadito che non è sua intenzione portare avanti finalità elettorali e che il solo scopo della sua azione è quella legata al fatto di assicurare adeguati livelli di sicurezza e ordine pubblico al progetto Sprar onde evitare anche la ghettizzazione dei rifugiati e per favorire una migliore integrazione degli stessi nella comunità serradifalchese.  sindaco alla presentazione progetto sprar

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