SAN CATALDO.  Un nuovo passo avanti in termini di politica sociale. E’ quello fatto dall’amministrazione comunale di San Cataldo che, come Comune capofila del distretto socio sanitario n. 11, ha inviato alla Regione la proposta di adesione alla sperimentazione del modello di intervento in materia di vita indipendente e inclusione nella società di persone con disabilità. Il Comune capofila, anche a nome degli altri comuni facenti parte del distretto, ha richiesto un contributo di 80 mila euro. Il progetto messo a punto affronta il problema della residenzialità psichiatrica. Considerato che tali pazienti vivono condizioni di forte disagio e che, invece, vanno resi più autonomi è stata pertanto prevista la  realizzazione di un gruppo “appartamento”. Si tratta di una struttura a bassa soglia assistenziale per l’accoglienza e la definitiva autonomizzazione dei pazienti che hanno superato un percorso di riabilitazione clinica ma che non possono tornare in famiglia per assenza di un adeguato ambiente che li possa accogliere e supportare. Si vuole così dare vita ad una tipologia di struttura con un ristretto numero di pazienti con problemi psichiatrici ma che sono autonomi e si sanno adattare alla vita comunitaria con il supporto di una equipe di professionisti che agirà a supporto sperimentando strategie adattative funzionali al percorso di autonomia e reinserimento sociale condivise dall’utente.