CALTANISSETTA – L’assassino, questa volta, non era il maggiordomo. E non poteva essere altrimenti, il classico risvolto da giallo tradizionale mal si sarebbe abbinato con “l’invito a Cena con delitto”, evento che si è dimostrato tutt’altro che banale: è stato coinvolgente, ben congegnato e “saporito”.
Novanta partecipanti, numero limitato per svolgere l’evento nel migliore dei modi, alcuni provenienti da altre province, suddivisi in dieci squadre, hanno spremuto oltremodo le meningi e messo a dura prova il loro intuito da novelli detective, durante la serata che si è svolta sabato 29 novembre a Villa Barile nel capoluogo nisseno.
Sin dal brindisi iniziale di ringraziamento, pronunciato dai due lungimiranti, impeccabili ed impavidi organizzatori Francesco Balletti e Francesca Mugavero, il clima si è tinto di giallo: si è temuto che il veleno potesse essere in uno dei flute e che uno degli invitati potesse diventare la vittima del gioco. La messa in scena del delitto, invece, è stata ordita e sapientemente rappresentata dalla compagnia catanese “Burattini senza fili” che vanta già numerose esperienze nel settore. Ampiamente meritata la citazione per Bruno Mirabella, Chiara Mirabella, Noemi Sava, Alessio Di Stefano, Antonio Starrantino e Martina Maenza.
Da subito lo svolgimento dell’omicidio di Laura Del Basso (vittima ‘scenica), avvenuto al buio mentre risuonavano tre colpi di revolver, ha tinto l’atmosfera della serata di un piacevole “giallo” che ha miscelato acume investigativo ed intrigante oltre che inusuale occasione di socializzazione.
Ai partecipanti non è mancato nulla di ciò che contorna un crimine: serrati dialoghi tra i cinque indiziati, accesi scontri verbali grondanti mistero e doppio gioco, distribuzione d’indizi (tabulati telefonici, resoconto dattiloscritto di testimonianze, verbale dell’autopsia), senza dimenticare lo stringente interrogatorio degli indiziati che ha finito per “accendere” oltremodo i commensali
Un’indovinata distribuzione di scene e gustose portate di una cena dai forti e appaganti sapori siciliani: innovativa l’alternanza fra portate e scene da un delitto, nell’elegante sala che ha ospitato la serata.
Alla fine, prima del dolce, è giunto, per ogni squadra, il momento di stilare il rapporto in cui indicare il colpevole, il movente e l’arma del delitto che ha posto fine alla vita di Laura Del Basso. Chi ha vinto? La squadra “Poirot”, nome che forse era già da interpretare come un presagio; i componenti hanno avuto il “piacere” di mettere le manette ai polsi dell’assassino, di ricevere un meritato attestato e di festeggiare l’arresto con una bottiglia di champagne messa in palio dall’organizzazione.
Esperienza da ripetere? Francesca Mugavero e Francesco Balletti, già in fase di progettazione, erano intenzionati a creare un evento che avesse le stigmate dell’unicità, anche perché consapevoli che “il delitto perfetto” solitamente riesce una volta sola, ma in termini di citazioni cinematografiche, “il postino suona sempre due volte”. L’attesa è già iniziata….. (Foto di Angelo Castiglione)




