Salute

Le riflessioni di Richelieu: “È cominciata una nuova era (e non ce ne siamo accorti)!”

Redazione

Le riflessioni di Richelieu: “È cominciata una nuova era (e non ce ne siamo accorti)!”

Sab, 27/09/2014 - 18:25

Condividi su:

imageCALTANISSETTA – Nel sistema politico contemporaneo le “nomine” nei posti di quello che un tempo si chiamava “sottogoverno” catalizzano l’interesse degli attori politici e istituzionali con passione maggiore rispetto a qualunque altro tema legato ai progetti e ai contenuti.

Intorno alle nomine del Comune nel Consorzio Universitario di Caltanissetta si sta scatenando in queste ore una piccola tempesta nel bicchier d’acqua (mezzo vuoto) della nostra politica locale.

Prima il Nuovo Centro Destra ha protestato per le defenestrazioni, in particolare per quella del suo Segretario Cittadino, diventato a sorpresa dirigente del NCD proprio in concomitanza di questa nomina, in extremis,  da parte del Sindaco Campisi.

Oggi quattro consiglieri dei due gruppi del Polo Civico (perché non tutti?) si dissociano dal Sindaco Ruvolo “stigmatizzando e prendendo le distanze dal metodo utilizzato” perché “contravviene al criterio partecipativo e di condivisione”. Subito dopo spiegano che, a proposito del criterio partecipativo, “nessuna considerazione è stata data, neanche con un cenno preventivo, ad alcuno dei sottoscritti consiglieri”. Pensavamo che la democrazia partecipata avesse un orizzonte un po’ più ampio.

Peraltro, ruvidamente, i quattro del Polo Civico entrano nel merito, promuovendo a pieni voti la nomina del Preside Vizzini (uno degli animatori del Polo Civico & C. della prima ora), e strapazzando invece l’avv. Middione “designato espressamente dall’UDC” perché a loro dire inadeguato al compito e soprattutto in quanto rappresenterebbe “la vecchia politica della Città, nei confronti della quale noi ci siamo posti come alternativa”.

Non conosciamo personalmente l’avv. Middione, anche perché nell’unica legislatura in cui si è trovato ad occupare uno degli scranni di Palazzo del Carmine possiamo dire abbia tenuto un profilo politico molto basso, quasi illegibile, non meritando quindi lo stigma del “fuori corso”.

Del resto tra i quattro firmatari sono invece leggibilissimi profili politici  “vintage”: da quello dell’avv. Licata, figlio d’arte della prima Repubblica e già Sindaco di Bompensiere dal 2003 al 2007, a quello dell’avv. Riggi, già candidata (non eletta) del Popolo delle Libertà nel 2009, a quello di Carlo Campione, candidato assessore nel 1999 per il candidato Sindaco (non eletto) Panepinto.

Per carità, niente di male in questi precedenti, anzi, fanno curriculum rispetto a tanti dilettanti allo sbaraglio che imperversano di questi tempi. Ma parlare, come fanno in un Comunicato, di “purezza e di rinnovamento degli uomini e delle idee” ci sembra un tantino fuori posto.

Ma il vero tema che questo episodio ci ripropone mi sembra di ben più vasta portata. Si ritiene che con la nascita e la vittoria del Polo Civico a Caltanissetta e nel mondo (qualora il mondo se ne dovesse accorgere) è cominciata una nuova era della Storia.

Chi non ha attraversato il lavacro purificatore del Gange-Polo Civico e ricevuta la benedizione del Mahatma-Ruvolo, non ha titolo di esistere sulla scena politica e nello spazio pubblico se non per “inquinarlo”.

D’ora in poi gli anni e gli eventi si dateranno, per costoro, a. R. (avanti Ruvolo) e d. R. (dopo Ruvolo), essendo il 2014, anno della Vittoria, il nuovo spartiacque della Storia a cui tutti dovranno adeguare anche i loro personali calendari.

E’ già successo, qualche altra volta, che una svolta storica e un nuovo regime abbiamo voluto mettere mano al computo del Tempo e riscrivere le datazioni, sostituendo ad avanti Cristo e dopo Cristo, per es., durante il Terrore giacobino,  il 1793 (anno primo della Repubblica) e in Italia,  il 1922 (anno primo dell’era Fascista).

In entrambi i casi non è durato molto. E non è finita bene.

Richelieu Richelieu

Pubblicità Elettorale