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Le riflessioni di Ruchelieu: “L’eleganza dei bifolchi”

Redazione

Le riflessioni di Ruchelieu: “L’eleganza dei bifolchi”

Gio, 25/09/2014 - 09:42

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imageCALTANISSETTA – Le nomine dei nuovi componenti del Consorzio Universitario in rappresentanza   del Comune di Caltanissetta hanno suscitato la reazione del Direttivo nel Nuovo Centro Destra (NCD) per la sostituzione “in diretta”, durante una seduta importante, dei Prof. Giuseppe Rap (segretario cittadino dello stesso NCD e Rosanna Baio), da parte del Sindaco Ruvolo, sostituiti da due altri professionisti (l’avv. Middione e il prof. Vizzini) espressione della compagine politica che fa corona al Sindaco.

Alti lai contro la mancanza di “eleganza” di questo gesto, per il modo oltre che per il merito, tacciando di “volgarità” la concezione di “democrazia partecipata” che il Sindaco di Maonzaha dimostrato.

Si potrebbe essere d’accordo, in linea di principio. Del resto, la religione (o meglio la liturgia) della democrazia partecipata che la corte di Ruvolo porta avanti da qualche anno, ha un presupposto tipico dell’Ancien Regime (sistema feudale-assolutista): la convinzione dell’ineguaglianza “qualitativa” tra i propri “cittadini-seguaci”, ontologicamente migliori e in questa fase storica unici titolati ad esprimersi nello spazio pubblico-istituzionale e persino a comparirvi fisicamente, rispetto al resto della “plebe” di chi risulta compromesso con la “vecchia politica”, è stato nelle istituzioni, ha “gestito potere”, e ha quindi l’unico dovere di tacere e scomparire.

Ma era stata elegante la nomina da parte del Sindaco Campisi dei prof. Rap  e Baio “in articulo mortis”, il penultimo giorno della propria amministrazione e alla vigilia del voto, a segnare il tentativo disperato di riaggregare consenso attraverso nuove clientele (!?) prima della catastrofe?

Nella politica nissena, e purtroppo anche in quella siciliana e italiana, l’eleganza che ormai ha strutturato l’archetipo della qualità delle relazioni istituzionali si potrebbe definire l’eleganza dei bifolchi. E questo vale ormai per tutti.

Dicasi Bifolco il lavoratore della campagna di epoca preindustriale addetto alla aggiogatura delle coppie di buoi (anche loro scelti a due a due) per l’aratura dei campi seminativi. Superata quella fase della storia socio-economica, la figura professionale è scomparsa e  il termine è passato ad indicare la pessima qualità civile e relazionale di persone che calpestano regole e buona creanza, quasi senza accorgersene.

Non hanno studiato.

Richelieu Richelieu

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