CALTANISSETTA – Si avvia alla conclusione il progetto “Il Microcontrollore e le sue applicazioni nell’istruzione professionale” finanziato dall’Unione Europea ed iniziato nell’anno scolastico 2011/2012 che vede l’Istituto Professionale “Galileo Galilei” di Caltanissetta protagonista insieme ad altri nove scuole europee. Nel mese di maggio, quattro alunni della IV C TIEN, Alessio Burgio, Calogero Sireci, Filippo Spalletta e Luigi Tornambè hanno partecipato, accompagnati dai loro docenti Sonia Miserendino e Gaetano Carletta, all’incontro tenutosi a Klagenfurt, capitale della Carinzia, in Austria. Era questo, l’ultimo degli otto incontri previsti dal progetto. Nell’arco dei due anni le 10 scuole partner, divise in tre gruppi, hanno svolto compiti diversi ma complementari. Il prodotto finale è stato lo sviluppo di un software e la realizzazione di un sistema per il completo controllo di varie tipologie di motori elettrici e “servomeccanismi”, anche attraverso l’input dei dati da tastierino numerico e l’ausilio di un display a cristalli liquidi.
Molto qualitativo il programma preparato dalla scuola austriaca, con visita dell’istituto e dei suoi numerosissimi laboratori, presentazioni di mini project realizzati dagli studenti austriaci, visita all’ azienda Mahle, che produce turbine per autoveicoli e alla Infineon, che si occupa di componenti e dispositivi elettronici, fra le escursioni più interessanti quelle al lago Wörther, a Pörtschach, alle grotte di Obir, a Maria Saal e al castello di Landskron.
Gli alunni, inoltre, racconta la professoressa Miserendino responsabile del progetto, sono stati attivamente coinvolti in molteplici attività, quali la partecipazione ad una caccia al tesoro che si snodava per le vie della città, quiz multimediali che mettevano alla prova le conoscenze del territorio, delle tradizioni e del sistema scolastico del Paese ospitante, attività di monitoraggio del progetto e workshop. Particolarmente interessante, quello durante il quale gli studenti, divisi per squadre, hanno avuto modo di imparare nuove applicazioni per la robotica. I docenti, invece, si sono più volte riuniti per discutere sul Rapporto Finale, definire la rivista di carattere culturale che sarà a breve pubblicata, rivedere la stesura del manuale delle apparecchiature già realizzate e soprattutto per mettere a punto e provare gli ultimi circuiti. Tutto è andato bene ed adesso i tre gruppi di lavoro stanno raccogliendo gli schemi elettrici definitivi, i disegni dei circuiti stampati ed il software che sarà pubblicato sul sito dedicato: www.microcontroller-ldv.
Pur non dimenticando il contenuto strettamente tecnico del progetto, va sottolineato il fatto importantissimo di aver coinvolto 10 istituti tra tecnici e professionali di 8 nazioni diverse, 30 docenti e moltissimi alunni che sono stati ospiti delle famiglie che hanno aderito all’iniziativa. Tutto ciò ha permesso ai partecipanti di poter meglio conoscere l’Europa dalle tante lingue diverse, dai paesaggi freddi ed assolati,di confrontare sistemi scolastici ma anche abitudini, cibo, musica, tradizioni, in una parola, culture diverse. Si è promosso, in tal modo, il dialogo interculturale, la cooperazione, la cittadinanza europea, la tolleranza e rispetto per la diversità.
Il bilancio di questa esperienza di durata biennale è, dunque, certamente positivo, secondo il giudizio della professoressa Miserendino ed ha significato molto per la crescita personale e professionale dei tanti ragazzi che vi hanno preso parte.

