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Comitati di quartiere del centro storico: difficile la convivenza con immigrati

Redazione

Comitati di quartiere del centro storico: difficile la convivenza con immigrati

Mar, 12/03/2013 - 08:59

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CALTANISSETTA – Pubblichiamo una lettera  che ci è stata spedita dai Comitati di Quartiere di San Domenico, Angeli, San Giovanni, San Francesco e Maddalena.

“A seguito di continue proteste degli abitanti del centro storico, in particolare dei residenti del quartiere Arabo, territorio antistante Via Angeli, zona d’interesse turistico, dove è rappresentata ogni anno con grande successo la spettacolare manifestazione del presepe vivente: (Vicolo Cocchiaro, Vicolo Lepre), non molto tempo queste vie erano considerati oasi di pace e di tranquillità

Da alcuni mesi con la presenza di extra comunitari di colore, residenti in Vicolo Cocchiaro, la situazione infelicemente ha raggiunto livelli non più accettabili, purtroppo si sono create  situazioni spiacevoli che si trascinano da qualche tempo  e che assieme alle forze dell’ordine noi del comitato intendiamo risolvere per rendere giustizia e distensione ai cittadini che lamentano  patire continui disagi. Il quartiere è divenuto foriero di lamentele e proteste da parte dei residenti,  per rumori molesti e degrado.

Gli abitanti sono spettatori indifesi di scene di scadimento e di situazioni igienico sanitarie insostenibili. Divani, frigoriferi, scarpiere, indumenti, tutti orribilmente fatiscenti, sono l’arredo ormai costante di una discarica a cielo aperto, che di certo non offre una gradevole immagine. La zona essendo un lembo appartato del centro storico, tutti si sentono legittimati a fare i propri comodi, perché al riparo da ogni controllo, la presenza di stranieri nel quartiere, in cui, le lamentele, le paure, i disagi manifestati dai residenti, sono molto simili a quelle manifestate dagli abitanti d’altri quartieri in cui sono emerse forti tensioni nella convivenza tra cittadini stranieri e residenti locali.

Sicuramente non possono essere pregiudizievole ogni atteggiamento ostile nei confronti di presenze immigrate da parte dei residenti,non è la diversità etnica a porre un ostacolo all’integrazione ma le regole dell’insediamento e le caratteristiche del quartiere dove gli immigrati vanno a vivere. I problemi possono nascere quando il loro inserimento nel quartiere non è una libera scelta ma è imposto da un mercato immobiliare che relega gli stranieri in quelle aree in cui è particolarmente numerosa la presenza di case vecchie, degradate, nell’attesa di una ristrutturazione con mancanza di servizi igienico-sanitari.

Il disagio abitativo, il conseguente ricorso a situazioni di residenze precarie e ad un uso improprio degli spazi pubblici (che molto spesso riguardano immigrati con regolare permesso e con un lavoro), sono l’elemento principale di sofferenza degli immigrati e la causa più ricorrente di contrasto con la popolazione locale. Si consideri inoltre che i prezzi che gli stranieri pagano per gli immobili affittati sono più alti rispetto al valore di mercato. Per ammortizzare questi costi spesso si creano delle coabitazioni particolarmente numerose, altro motivo di tensioni e conflitti. Purtroppo le tensioni che s’innescano a livello di quartiere, sono spesso riprodotte, alimentate e drammatizzate. Il quartiere è talvolta descritto come un “Bronx” dove la soglia di tolleranza è arrivata ai margini. Questo atteggiamento può portare al rafforzamento d’alcuni luoghi comuni divenendo delle profezie che si possono purtroppo realizzare. Per i cittadini è particolarmente difficile valutare con serenità e razionalità la portata reale dei problemi del quartiere quando nel comune sentire l’immigrato è visto come un problema se non addirittura un potenziale criminale. Sebbene i rappresentanti delle forze dell’ordine, dati alla mano, affermino che nel quartiere il numero dei reati non sia superiore a quello registrato in altre zone della città, parte di questo rione si sente accerchiata, minacciata, insicura. In questa precaria situazione può accadere che determinate problematiche siano sottovalutate. Continui assembramenti di cittadini stranieri continuamente ubriachi, sono  percepiti come una potenziale minaccia ai residenti. Talvolta accade che il “problema immigrazione” vada a nascondere o in ogni caso faccia passare in secondo piano le effettive difficoltà (inquinamento, spopolamento, impoverimento della socialità locale ecc…) di cui soffrivano e soffrono questi quartieri,. i considerevoli problemi incidono in maniera sicuramente superiore sulla qualità della vita e sul senso di sicurezza dei cittadini.  “La convivenza in queste zone” è arrivata al capo linea. Le proteste ora si levano per l’atteggiamento e il comportamento illegale dei residenti di colore, ma anche per quegli sbandati che hanno trovato in questo quartiere un rifugio sicuro. Bisogna evitare in maniera incisiva  che davanti ad una precaria situazione possano  scoppiare pericolose e disastrose liti e risse. Nella nostra sede del comitato, piovono le lamentele dei residenti del quartiere, stanchi di abitare in una delle zone più affascinanti della città, ridotta ad un Bronx. Le molteplici telefonate  denunciano lo stato di degrado, il disagio e la paura di abitare in zona. “Si ha l’impressione che questo sia un luogo d’incontro anche per i clandestini”, “che dormono numerosi in una sola  stanza assolutamente e igienicamente precaria, senza acqua.   Gli abitanti, sentono e vedono fare di tutto in quest’area,: musica  a tutto volume fino a notte inoltrata, numerosi extracomunitari  a bivaccare  continuamente ubriachi intonare canzoni fino alle prime luci dell’alba, sconvolgendo la tranquillità, i residenti  assistono impotenti e spaventati  a liti e violenze tra loro spesso intervengono le forze dell’ordine per sedare le furiose liti e altresì necessita l’intervento delle autoambulanze per soccorrere i feriti, i pochissimi “eroi” che hanno il coraggio di protestare contro le loro continue  forme d’inciviltà ricevono  minacce e intimidazioni. Gli abitanti impauriti si chiedono spesso increduli come queste persone possano fare qui, liberamente ciò che altrove non potrebbe. Gli abitanti si chiedono e nello stesso tempo anche noi  ci chiediamo, chi dovrebbe intervenire, tenuto conto che bisogna rispettare le regole che la società impone. La situazione in questi giorni  è peggiorata, lamentano  i residenti, per  questo    sollecitano l’autorevole intervento    e la presenza delle forze di  Polizia  che, sarà da ostacolo al continuo degrado, al fine di garantire ad ognuno i propri legittimi  diritti, è necessario ottenere e conquistare una convivenza serena, per questo confidiamo  nel   qualificato intervento delle forze di polizia”.

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