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Beppe Grillo infiamma Caltanissetta: “La vera rivoluzione è far tornare di moda l’onestà”

Donatello Polizzi

Beppe Grillo infiamma Caltanissetta: “La vera rivoluzione è far tornare di moda l’onestà”

Ven, 01/02/2013 - 00:57

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CALTANISSETTA – “La rivoluzione è fare tornare di moda l’onestà”. Questo il messaggio forte di Beppe Grillo impegnato nello Tsunami Tour che stasera ha fatto tappa a Caltanissetta alle 21:00 in piazza Garibaldi anche se a onor del vero il guru genovese del Movimento Cinque Stelle si è materializzato solo alle 21:45 nel capoluogo nisseno, reduce dalla tappa siracusana. In grande forma, carico ed incisivo come sempre ha bacchettato gli italici costumi con particolari affondi al PD di “Gargamella” che hanno galvanizzato i tremila presenti. Grillo con il suo camper, che lo accompagna in giro per la Sicilia, si è posteggiato accanto alla struttura metallica preparata nella piazza; per chi ha vissuto la tv di alcuni lustri fa, sembrava di rivivere i mitici arrivi del camper di Stranamore. Poi è salito sul palco e ha dato fondo alla sua inimitabile e frizzante dialettica: “Io amo la Sicilia, una terra ricca di cultura; qui scavi per terra e ti esce fuori un greco o un normanno”. Poi subito affondi contro la stampa “Noi riempiamo le piazze ed i sondaggi ci danno in calo. Glielo faremo vedere. Li dobbiamo mandare tutti  a casa. Dobbiamo interrompere il circuito imprese-banche-partiti”. Stoccate alla politica per la gestione del caso Monte Paschi di Siena, riferimenti alle PIL, ai partiti ed alla loro bramosia che ha messo in ginocchio il paese. “Qualcuno ha detto se ci toccano, li sbraniamo! Ma cosa devi fare, al massimo con le gengive, puoi leccare! Si sono passati per anni la borraccia come Bartali e Coppi, PDL e PD meno L”.

“Non mi sottraggo al confronto Tv, tengo in serbo il colpo finale, la sorpresa. Io ho ottantasei processi pendenti e mi preoccupo ed il ‘nano’ che ne ha la metà, salta allegro da un canale all’altro”.

Prosegue: “Chiariamo un dato, questi ragazzi dietro di me sono la gente normale, come voi; insegnanti, mamme, agricoltori, laureati scelti democraticamente attraverso la rete. Noi non abbiamo chiesto soldi a nessuno. Non sono figli d’industriali, politici o potenti. Votate per voi, mandiamo in Parlamento la gente comune Noi abbiamo rinunciato sino ad ora ad oltre cento milioni di euro di rimborsi elettorali”.

Poi le cifre della vergogna: “In Italia oltre 120mila persone, prendono pensioni con cifre superiori ai diecimila euro mensili. Abbiamo tre milioni e cinquecentomila processi pendenti, in Gran Bretagna trecentocinquantamila. In Italia circa quarantamila leggi, in Gran Bretagna seimilacinquecento. Nella sola Milano ci sono più avvocati che in tutta la Gran Bretagna, nella sola Roma più avvocati che in tutta la Francia, ed in Italia gli avvocati crescono del 15% l’anno. Ma che paese siamo? La presidenza della Repubblica costa oltre 240 milioni di euro l’anno, possiede addirittura tre Maserati”. E via via, snocciola cifre e dati da delirio che invece sono la  deformata “realtà” che viviamo nello stivale.

Il Grillo ‘parlante’ non si è limitato a rilevare le storture del sistema Italia ma ha fornito indicazioni su ciò che il Movimento vuole realizzare. Il reddito di cittadinanza e poi “dopo tre anni, noi siamo lì con la rete e ti offriamo tre o quattro lavori e se rifiuti perdi il sussidio”. Vendere due reti Rai e mantenerne solo una ma scevra da pubblicità. Il ’politometro’: rivisitazione del redditometro “Chiedono a noi come spendiamo i nostri soldi? Noi chiediamo a loro come spendono i nostri soldi. Controlliamo il patrimonio che un politico aveva all’inizio della sua carriera e ciò che possiede alla fine della sua carriera e vediamo se è … congruo”. Inoltre per la gioia delle molte televisioni presenti ha inscenato cori contro se stesso al grido di populista, demagogo, terrorista. Infine elenca alcuni dei provvedimenti che immediatamente troverebbero attuazione in Parlamento in caso di vittoria e che sono visionabili, votabili ed emendabili sul suo blog: autentica democrazia partecipata. Nella parte finale, dopo l’intervento del ‘leader maximo’ con la folla che già scemava, si sono presentati i candidati alla camera ed al Senato del M5S.

Perla conclusiva. Dopo essere salito sul suo camper, Grillo tira fuori la testa dal finestrino per scambiare opinioni con la gente, per discutere e interloquire; ad un certo punto si avvicina un signore distinto, con fare serio ed austero, che si rivolge a Grillo con tono autoritario e chiede: “Mi scusi ma c’è mia moglie al cellulare, potrebbe salutarla?”. Delizioso il siparietto di Grillo che discute con la signora: la rivoluzione passa anche dai gesti semplici e divertenti. (Per le foto, ringraziamo Silvio Zaami)

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