SAN CATALDO – Si apre uno spiraglio di luce per i lavoratori dell’Ipab. In un lungo comunicato il sindaco Franco Raimondi ha comunicato quali sono state le difficoltà incontrate per il rilancio dell’ente e quali sono oggi le reali intenzioni dell’amministrazione comunale. “Il mio impegno a favore dell’Ipab – dichiara Raimondi – continua ad essere massimo. IN un progetto di rilancio dell’Ente oltre alle istituzioni pubbliche ultimamente ho cercato di coinvolgere anche dei partner privati. Questi ultimi, che in un primo momento mi assicuravano di essere interessati al progetto successivamente non si facevano più sentire. La Regione è l’unica istituzione pubblica che può risolvere il problema. Ma ad oggi non ha preso alcuna iniziativa per la riapertura dell’Ipab. Il Comune da solo, come è evidente non può fare nulla. Nonostante, insieme alla mia amministrazione, sia stato lasciato da solo, la mia attenzione per l’Ipab è sempre prioritaria. Non ho mai promesso soldi comunali da destinare all’ente. Non rientra nella mia formazione umana e di amministratore pubblico promettere cose che sono fuori dalle mie personali possibilità. Ho il massimo rispetto delle persone e non mi avventuro mai in promesse che riguardano risorse di terzi in genere e risorse pubbliche in particolare. Io prometto sempre e solo il mio massimo impegno personale a favore della cosa pubblica. Non è cristiano e umano strumentalizzare sulle spalle di chi si trova in una particolare situazione di difficoltà. Per rilanciare l’Ipab non bastano 100 mila euro o poche centinaia di migliaia di euro. Il deficit dell’Ipab è di quasi 2 milioni di euro. Ultimamente alcuni operatori mi hanno prospettato l’idea che riguarda la richiesta, da parte dell’Ipab, di un finanziamento bancario per rilanciare le attività. Ho dato la mia disponibilità a sostenere insieme a loro questa iniziativa presso le banche ed ho fatto presente che intanto è indispensabile che l’Ipab rediga un “business plan”. Non appena l’Ipab redigerà questo piano industriale sarò a fianco, come sempre, degli operatori per portare avanti questa iniziativa”.