AI CARABINIERI DI CALTANISSETTA
Il sottoscritto Pistis Salvatore, nato a Caltanissetta il 08/01/1948 ed ivi residente in c/da Santa Lucia, casellario 2, nella qualità di Presidente del Comitato di Zona sud – sud est di Caltanissetta, comunemente inteso come Comitato di Gibil Habib, comprendente le contrade di Calderaro, Misteci, Montone, Valle, Gibil Habib, S. Leone, Juculia, Musta, Serra Difesa, Besaro, Lanzirotti e S. Lucia,
espone
da diversi anni le contrade citate si sono spontaneamente organizzate e, a seguito di assemblee cui sono stati invitati tutti gli abitanti della zona sud-sud est della città, hanno eletto propri rappresentanti per interloquire con le Istituzioni, in particolare con le Amministrazioni locali, al fine di risolvere i problemi insorti e per migliorare la qualità della vita degli abitanti della zona.
Il problema più importante (ed ancora irrisolto da quando esiste il Comitato) è quello relativo alla mancanza di rete idrica che, per la verità, è stata realizzata solo in minima parte ( lungo la via Gibil Habib sino all’incrocio con la S.P. 203) dal Comune di Caltanissetta a metà degli anni ’90, ma con un calibro di tubatura che non sempre garantisce la copertura delle utenze ivi allacciate a suo tempo dall’E.A.S.(Ente Acquedotti Siciliani), ente che allora gestiva il servizio idrico. Solo a seguito di un nostro precedente esposto-denuncia contro Caltaqua (del settembre 2011, quando venivano denunciati i funzionari GOZZO, GIULIANA e CAPRIOLI, per omissione continuata in atti di ufficio) la società spagnola ha permesso l’allaccio alla vecchia rete idrica, all’altezza dell’incrocio di via Gibil Habib con la strada provinciale n. 203, ad una quindicina di utenti, alcuni dei quali non residenti ma stagionali (cosa che prima della denuncia era stata sempre negata da Caltaqua e prima ancora dall’EAS, che adducevano problemi di portata delle tubature, a loro dire insufficienti a sopportare nuovi allacci!) scoprendo così il vero volto strumentale e speculativo (su un bene prezioso e primario come l’acqua!) della sua gestione.
Tant’è che la maggior parte dei residenti delle dodici contrade della zona sono costretti ad approvvigionarsi esclusivamente con le autobotti che, prima dell’avvento della società spagnola erano gestite dallo stesso Comune di Caltanissetta, che poi ha ceduto a Caltaqua s.p.a., unitamente a tutto il servizio idrico comunale.
A prescindere dall’evidente speculazione che la società spagnola fa nel vendere un bene pubblico qual’è appunto l’acqua (si consideri che vende un’autobotte di 10 metri cubi, 10.000 litri d’acqua, a 75 euri, mentre autobottisti privati, quale ad es. Sberna, la vendono € 60,00 e per giunta di 14 mc!) nell’ultimo periodo – proprio quando è in vigore il contributo del Comune di Caltanissetta che abbassa per l’utenza il prezzo ad € 38,00 per autobotte ( v. all. n. 1)– il servizio non viene erogato in quanto gli automezzi (sempre di proprietà comunale ma ceduti in comodato agli spagnoli) non possono circolare perchè bloccati dalla Motorizzazione Civile di Caltanissetta a seguito del rilevamento della loro formale irregolarità a trasportare acqua per conto terzi!
E’ ovvio che l’utenza (cioè tutti i cittadini residenti nel Comune di Caltanissetta non serviti, come sarebbe loro specifico e sacrosanto DIRITTO) è considerata da Caltaqua come “privata” e, pertanto, i residenti sono configurati n.q. di “terzi”, per cui il trasporto dell’acqua nei loro confronti necessita di autoveicoli abilitati al cd. “conto terzi”, con la conseguenza che i mezzi comunali, da sempre autorizzati al trasporto pubblico (e per pubblica necessità del prezioso liquido) in mano ai Dirigenti di Caltaqua s.p.a., sono divenuti mezzi privati che, perciò, necessitano della speciale licenza della quale, peraltro, non hanno mai pagato le relative tasse di concessione governativa sino ad oggi.
E’ di tutta evidenza il danno che stanno subendo tutti i cittadini costretti a ricorrere al servizio autobottistico privato che, se pur conveniente sotto il profilo economico (anche se alcuni autobottisti privati pretendono € 45,00 per un carico di 6 mc), non offre però le garanzie di potabilità e di igiene assicurata, invece (stante i controlli sanitari), dall’uso pubblico esclusivo del trasporto di acqua potabile relativo agli automezzi comunali in atto in uso alla società Caltaqua.
Pertanto:
– dal momento che il Comitato di Zona Ristretto ( il C.D., composto dai signori DE FRAIA Calogero, MIRAGLIA Calogero, PECORARO Salvatore, GIORDANO Silverio, NESCI Alberto, CROCE Sebastiano, LO PIANO Vincenzo e dal sottoscritto) ha ricevuto specifico mandato dall’Assemblea Generale delle contrade rappresentate in premessa, di procedere a denunciare gli eventuali reati commessi da chiunque in ordine all’approvvigionamento idrico della Zona sud sud est di Caltanissetta;
– considerato che parecchi utenti (tra i quali il Portavoce del Comitato) pur avendo pagato € 38,00 cadauno, tra la fine di settembre ed i primi di ottobre versando la somma presso gli sportelli di Caltaqua di Corso V. E., ancora sono in attesa del carico di acqua potabile, essendo stati in moltissimi casi costretti a ricorrere alle autobotti private;
– che è intollerabile il perdurare dell’interruzione di un pubblico servizio da parte dei funzionari e dirigenti di Caltaqua s.p.a. ;
– che, infine, il sottoscritto Presidente è stato già autorizzato dalla stessa Assemblea Generale a rivolgersi con un esposto-denuncia alla Magistratura, affinché si faccia piena luce sulle reali cause della interruzione del servizio pubblico di trasporto dell’acqua potabile, attribuibile alla responsabilità di Caltaqua Acque di Caltanissetta S.p.a.;
— alla luce di quanto esposto, con il presente
si denunciano
– i funzionari di CALTAQUA, Acque di Caltanissetta S.p.a., – ente già gestore di un pubblico servizio, per il reato previsto e punito dagli artt. 81 cpv., 110 e 331 C.P. (e/o per tutti quei reati che saranno ravvisati dalle SS.LL. nei fatti narrati), avendo gli stessi, con le condotte che saranno specificatamente accertate, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso ed in concorso tra loro, (oltre ad avere indebitamente rifiutato e/o ritardato il “completamento della rete idrica a copertura del servizio nel Comune di Caltanissetta (progetto id5)”, opere appaltate dalla stessa s.p.a. e finanziate dall’Agenzia Regionale per i Rifiuti e per le Acque con un importo iniziale di euro 1.641.369,38, codice unico progetto J93J07000000006, di cui alla precedente denuncia richiamata in premessa) causato l’interruzione del servizio pubblico di distribuzione dell’acqua potabile ai cittadini residenti privi di rete idrica, interruzione perdurante sino alla data odierna in tutto il territorio del Comune di Caltanissetta, da individuarsi in primo luogo nell’attuale Direttore GUARINO Salvatore, nonché degli eventuali correi – le cui responsabilità penalmente rilevanti sicuramente emergeranno nel corso delle indagini espletande – da individuarsi tra i funzionari, dipendenti ed amministratori della società spagnola, i quali a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione del reato ed al perdurare dello stesso sino alla data odierna.
Onde evitare che il presente esposto-denuncia possa seguire la sorte di altro esposto presentato dal Comitato di Zona nel mese di ottobre 2010 ( iscritto al n. 2669/10 R.G. mod. 44, e archiviato senza l’avviso pur richiesto all’atto della denuncia ),
si chiede
alla SS.LL. Ill.me di voler acquisire tutta la documentazione inerente il servizio idrico a mezzo autobotti presso gli uffici di Caltaqua s.p.a., presso il Comune di Caltanissetta (che pure ha sollecitato Caltaqua a ripristinare il servizio autobottistico a Gibil Habib, all. n. 2), presso l’ATO idrico di Caltanissetta e presso ogni altro ufficio che potrà essere individuato nel corso delle indagini.
Si resta a disposizione delle SS.LL. Ill.me per ogni ulteriore chiarimento e/o produzione di copia di documenti in possesso degli organi del Comitato di Zona di Gibil Habib.
Lo scrivente chiede espressamente di essere avvisato in caso di richiesta di proroga delle indagini preliminari o di richiesta di archiviazione ed annuncia sin d’ora che, qualora verranno compiutamente identificati tutti i responsabili dei reati che le SS.LL. ravviseranno, è intenzione del Comitato di Zona costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento penale instaurando.
Il sottoscritto infine nomina, quale difensore della p.o., l’Avv. Salvatore Pecoraro del Foro di Caltanissetta, presso il cui studio sito in Caltanissetta nella via F. Paladini n. 82 elegge domicilio e conferisce allo stesso ogni facoltà prevista dalla legge ivi compresa quella di nominare sostituti, transigere, conciliare, quietanzare ed anche quella di rinunciare all’esercizio dell’azione penale.
Autorizza, infine, il medesimo avvocato al trattamento dei dati personali ai sensi degli artt. 7 e 13 del D. L.vo 193/2006.
In attesa di essere convocati dalle SS.LL., si porgono deferenti ossequi.
Caltanissetta, 06/11/2012
PISTIS Salvatore
vera la firma
Avv. Salvatore Pecoraro

