Salute

Archeologia: nasce la zona marina protetta nel nisseno

Redazione

Archeologia: nasce la zona marina protetta nel nisseno

Gio, 14/06/2012 - 23:17

Condividi su:

CALTANISSETTA – Istituita a Gela un’area marina di tutela archeologica. L’iniziativa e’ stata presentata nel corso di un incontro, dal sovrintendente del mare di Palermo, Sebastiano Tusa e dalla Capitaneria di Porto di Gela. L’area interessata e’ quella di Bulala, a pochi chilometri dal centro abitato. Un’area marina archeologica da tutelare per conservare l’immenso patrimonio che Gela, ex colonia greca, ha custodito e in parte restituito nei suoi 2.700 anni di storia. Nel 2010, dal mare riaffiorarono 102 reperti, ma risale al 1988 la scoperta della prima nave greca. Un’imbarcazione di grandi dimensioni esempio unico, perche’ costruita con una tecnica particolare, il fasciame della carena era cucito con fibre vegetali.

“Relitti e beni archeologici da tutelare”, ha spiegato il sovrintendente del mare Sebastiano Tusa. ” Si tratta – ha aggiunto Tusa – di “un importante passo avanti verso la reale tutela dei beni archeologici sommersi che non vanno blindati ma difesi e visitati con apposite autorizzazioni”. In questi ultimi anni sono stati, nel frattempo, stati individuati altri due relitti. Una seconda nave, probabilmente databile alla fine del V secolo a. C. giace sui fondali a breve distanza dal primo relitto, mentre una terza imbarcazione e’ stata individuata alla foce del fiume Dirillo, che segna il confine tra le province di Caltanissetta e Ragusa, fra i Comuni di Gela e Acate.

Pubblicità Elettorale