Salute

La Nissa affonda ad Acireale e precipita in fondo alla graduatoria

Donatello Polizzi

La Nissa affonda ad Acireale e precipita in fondo alla graduatoria

Ven, 09/12/2011 - 00:50

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ACIREALE – La Nissa frana ad Acireale, per 2 a 1, e si ritrova solitaria in fondo alla graduatoria. Dopo un primo tempo appena apprezzabile, nella ripresa i biancoscudati si dimostrano molli, svogliati e poco combattivi e sono puniti da un’Acireale non irresistibile ma più concreto e volenteroso. La coppia difensiva centrale è totalmente nuova, formata da D’Angelo e Perricone. A centrocampo Marletta, all’esordio stagionale dal primo minuto, aiuta Avola nell’impostazione. Al centro dell’attacco, l’ariete Fancello. Manca Sassano. Il laterale non è stato volutamente convocato dal tecnico Cacciola per un comportamento, una condotta che il presidente Antonino Monterosso ha definito, irriguardosa: “Speriamo che Sassano si ravveda e torni sui suoi passi. Noi siamo pronti ad accoglierlo e potrebbe già essere disponibile sin dalla prossima gara; ma se dovesse persistere nel suo atteggiamento, prenderemo dei provvedimenti”. La Nissa gioca con il lutto al braccio per la scomparsa della signora Graziella Bellomo, madre dei fratelli Dugo nuovi proprietari della società biancoscudata. L’inizio della gara è sonnolento; cullati da un sole primaverile, i giocatori trotterellano poco pimpanti. Al 17’ Bruno cicca un’occasione clamorosa; dopo un’uscita a vuoto del portiere Zelletta, a porta vuota, il numero undici nisseno si esibisce in un’acrobatica girata con palla che rimbalza davanti alla linea della porta e che finisce alta sopra la traversa. Poco meno di sessanta secondi dopo, si materializza il vantaggio degli acesi: Radicchio di testa con una parabola lenta ma maligna colloca la sfera sotto l’incrocio. I nisseni si disuniscono e perdono compattezza. Al 29’, Avola sugli sviluppi di un calcio di punizione, con una magnifica conclusione sfiora il montante. Il resto è soltanto una confusa battaglia sulla zona mediana. Da segnalare al 34’ il grave infortunio occorso a Fancello che lascia il rettangolo di gioco in barella e viene trasportato in autoambulanza presso il vicino ospedale. Per l’attaccante il responso potrebbe essere drammatico: stagione finita. L’atleta è tornato in città con la squadra; domani saranno svolti accertamenti clinici più approfonditi. Nella ripresa tutti si aspettano la reazione degli ospiti ed invece niente. L’Acireale si limita al controllo della palla e la Nissa annaspa. La compagine nissena appare priva di grinta e di voglia di lottare. A sette minuti dal termine giunge il raddoppio dei padroni di casa. Savanarola ruba palla sulla trequarti e s’incunea in area, guadagna il fondo, e serve un assist millimetrico per il neo entrato Frittitta che firma la marcatura. L’arbitro manda anzitempo negli spogliatoi per doppia ammonizione Maggio e la Nissa al 94’ accorcia le distanze con un colpo di testa di Rabbeni sugli sviluppi di un calcio di punizione. Il triplice fischio finale sancisce la fine delle ostilità sportive. In casa Nissa l’aria è pesante. L’ultimo posto pesa come un macigno e domenica al “Marco Tomaselli” arriva l’Hinterreggio dell’ex tecnico biancoscudato Gaetano Di Maria; i nisseni non possono permettersi ulteriori passi falsi.

Tabellino

Acireale – Nissa 2-1 (1-0)

Marcatori: 18’ pt Radicchio (A); 43’ st Frittitta (A); 49 ‘ st Rabbeni (N).
Acireale: Zelletta; Maggio; Silvestri; Trovato; Lombardo M.; Godino ( 47’ st Lombardo G.); Savanarola; Zumbo; Lo Bosco ( 32’ st Puglia); Panepinto; Radicchio ( 35’ st Frittitta). In panchina: Romano; Ragusa; Tomarchio, Dumitrascu. All. Gardano

Nissa: Saia; Marchese; Restuccia; Marletta; D’Angelo; Perricone; Garrasi (18’ st D’Urso); Avola (33’ st Failla); Fancello (34’ pt) ; Butera; Bruno. A disp.: Sanfilippo, Noto, Di Marco, Guerreri. All. Salvaggio

Arbitro: Novellino di Brescia

Note: spettatori circa 650. Ammoniti Maggio (A), Silvestri (A), Godino (A), Savanarola (A), Zumbo (A), D’Angelo (N), Perricone (N); espulso al 49’ st Maggio (A) per doppia ammonizione. Angoli 3-3; recupero 3’ p.t.; 5’ s.t.

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