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Casteltermini, a novembre occuperemo la S.S. 189. 40 amministratori e delegati decidono sulla “strada della morte”

Redazione

Casteltermini, a novembre occuperemo la S.S. 189. 40 amministratori e delegati decidono sulla “strada della morte”

Mer, 19/10/2011 - 23:09

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CASTELTERMINI- Questa volta, si fa sul serio. La S.S. 189 potrebbe essere occupata stabilmente da un organizzazione nutrita e partecipata, costituita in primis, da amministratori. E’ quanto è emerso dalla riunione di ieri, tenutasi a Casteltermini ed organizzata dal Primo Cittadino del paese ospitante Nuccio Sapia. “Pronti a occupare la S.S. 189″, è la conclusione a cui sono arrivati, ieri, gli amministratori dei comuni che ricadono sulla strada della morte.
Nell’incontro, che si è svolto nell’aula consiliare del comune di Casteltermini, su input dell’amministrazione comunale castelterminese, erano presenti una quarantina di amministratori, provenienti dalla maggior parte dei comuni, che usufruiscono della S.S.189.
Dobbiamo fare un’azione concreta” è stato l’imperativo categorico degli amministratori, che hanno programmato un’occupazione simbolica della strada della morte, che avverrà, verosimilmente, entro il mese di novembre  – la data sarà stabilità  nei prossimi giorni. “Noi sindaci, dice il padrone di casa-Nuccio Sapia- scenderemo in strada vestendo la fascia tricolore, questo per dare un segnale concreto e tangibile ai vertici politici, ma anche alla gente comune”. Presenti anche sindaci e delegati per i comuni di Agrigento, Aragona, Acquaviva Platani, Mussomeli, Campofranco, Sutera, Milena, Cammarata, San Giovanni Gemini, Grotte, San Biagio Platani, Comitini.
Abbiamo dimostrato, dice il sindaco Sapia, che gli amministratori sanno essere uniti, al di là del colore politico e del luogo di provenienza. Il comune sentire per un problema che riguarda tutti e che ha avuto un prezzo troppo alto, ci sta spingendo verso decisioni importanti. L’occupazione della 189, che faremo avvisando tutti gli organi competenti, Questura e Prefettura in primis, sarà un gesto perentorio, che speriamo possa fare arrivare le nostre voci financo al presidente della Repubblica, Napolitano. Noi pretendiamo una strada sicura, questo è un nostri diritto e useremo tutti i mezzi leciti e civili per ottenerla. Che deve essere una pretesa, hanno detto, e non un benefit aggiuntivo”.

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