La deputata: indegne le parole del Ministro Bernini
Palermo – “Quello messo in piedi dal Governo Meloni non è uno strumento serio per valorizzare il merito, ma l’ennesimo, intollerabile, colpo alla speranza e al futuro dei nostri giovani e del nostro Sistema Sanitario Nazionale”. Lo dice Valentina Chinnici, deputata all’Assemblea Regionale Siciliana e vice segretaria regionale del Partito Democratico, intervenendo sul cosiddetto “semestre filtro” introdotto dal Governo nazionale per l’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia.
“Invece di affrontare alla radice il problema strutturale – la cronica carenza di aule, laboratori, docenti e posti letto nelle nostre università – si sceglie la strada più comoda e crudele: selezionare ancor prima, creando un ulteriore, costosissimo, ostacolo socioeconomico. Si scarica sulle spalle delle famiglie, degli studenti e delle studentesse, già in affanno, il peso dei fallimenti nelle politiche dell’istruzione e della sanità”, spiega.
“Si finge di risolvere la carenza di medici – prosegue Chinnici – limitando artificialmente l’accesso allo studio, quando il vero dovere della politica sarebbe investire massicciamente per potenziare le strutture universitarie, garantire il diritto allo studio con borse e alloggi, e fornire al Paese i professionisti di cui ha disperatamente bisogno. Questa misura non produce neanche un medico in più, anzi, rischia di privarci di talenti preziosi”.
La Chinnici stigmatizza con la massima durezza anche le dichiarazioni della Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, in occasione della festa nazionale di Fratelli d’Italia. “La reazione del Ministra alle legittime e pacifiche proteste degli studenti e delle studentesse è stata di una bassezza inaudita e di una violenza verbale inaccettabile per un rappresentante delle istituzioni. Definire quei giovani ‘dei poveri comunisti’ non è solo un’espressione volgare e squalificante, ma rivela il disprezzo profondo che questo Governo nutre verso le nuove generazioni e verso il dissenso. Si risponde alle giuste rivendicazioni con etichette degradanti e retorica da guerra fredda, offendendo migliaia di ragazzi e ragazze che chiedono solo di potersi formare e svolgere il lavoro che anelano. La Ministra dovrebbe ritirare immediatamente quelle parole e scusarsi pubblicamente”.
“In Sicilia – conclude Valentina Chinnici –, dove il diritto allo studio è ancora un’utopia per molti e la carenza di medici negli ospedali pubblici è un’emergenza quotidiana, l’impatto di queste politiche punitive sarà devastante. Continueremo a batterci in ogni sede, insieme agli studenti e delle studentesse, al mondo della scuola e dell’università, e a quello sanitario, per chiedere un grande piano nazionale di investimenti in formazione e ricerca, e per abolire questo vergognoso ‘semestre filtro’, restituendo ai giovani il futuro che meritano e all’Italia i medici di cui ha bisogno”.

