“I dati raccontano una Sicilia diversa dagli stereotipi: un’Isola in movimento, che cresce più della media nazionale. Il Pil ha registrato aumenti a doppia cifra e l’occupazione è salita del 12,6%, con oltre 170mila nuovi posti di lavoro. Sono nate più di 60mila nuove imprese e gli investimenti aumentati grazie alla semplificazione delle procedure autorizzative che abbiamo introdotto. Anche l’export segna risultati record come dice la Cgia di Mestre. Una dinamica positiva confermata anche da Bankitalia, Istat, Svimez e Confartigianato”. A parlare, in una intervista a Il Giornale, è il Presidente della Regione siciliana Renato Schifani. E parlando del risanamento finanziario spiega: “Al nostro insediamento c’era un disavanzo di 4 miliardi, oggi quel buco è stato azzerato e c’è un avanzo di oltre 2 miliardi. Siamo così passati da politiche di emergenza a politiche espansive”. E ancora: “Le entrate tributarie sono cresciute del 30%, dai 12 miliardi del 2022 a 15,7 miliardi dello scorso anno, risorse utilizzate anche per sostenere i consumi delle famiglie e rafforzare la crescita”. “La Sicilia è tornata affidabile, credibile e capace di programmare. Un segnale forte per investitori e governo nazionale. Oggi la Sicilia non è più vista come un problema, ma come una risorsa per la ripresa del Paese”, aggiunge Schifani parlando del miglioramento del rating da parte delle principali agenzie internazionali.
E parlando della finanziaria in discussione in questi giorni in aula, nell’intervista a Il Giornale, il presidente Schifani dichiara: “La manovra finanziaria è fortemente espansiva, costruita proprio grazie al risanamento dei conti. Prevede oltre 200 milioni destinati a favorire nuova occupazione, in particolare attraverso la decontribuzione per chi assume. È una scelta politica chiara: usare le risorse per creare lavoro stabile e di qualità”. La manovra contiene anche ”Sicily working”. “E’ una misura innovativa a cui tengo molto. Nasce da un’idea semplice ma ambiziosa: consentire ai nostri giovani di lavorare per grandi aziende, anche nazionali e internazionali, restando in Sicilia. Incentiviamo il lavoro da remoto e le imprese che scelgono di assumere qui, contrastando la fuga dei talenti e valorizzando le competenze siciliane”.
Sui termovalorizzatori nell’Isola il presidente Schifani dichiara che “L’avvio dell’iter per due termovalorizzatori è una scelta di responsabilità politica: vogliamo chiudere definitivamente l’era delle emergenze, delle discariche sature e dei costi insostenibili peri cittadini”.
E parla anche del partito: “Lo stato di salute di Forza Italia in Sicilia è ottimo”. “I risultati delle Europee 2024 e delle Provinciali 2025 lo dimostrano. Fi in Sicilia cresce e si radica sempre di più: il 23% alle Europee e il primato in diverse province confermano un consenso storico. È il frutto di un partito unito, del lavoro sui territori e di un’azione di governo credibile”.
“Tutta la maggioranza è compatta sul Ponte, un’idea che risale a Berlusconi, un’infrastruttura strategica per lo sviluppo del Mezzogiorno, alla quale la mia regione, come la Calabria, sta offrendo il proprio contributo: abbiamo infatti stanziato 1,3 miliardi del Fsc”. Così a Il Giornale il Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, rispondendo alla domanda se il futuro del Ponte sia più incerto dopo le correzioni alla manovra. (Adnkronos)

