SAN CATALDO. Il Consigliere Comunale Giampiero Modaffari, a nome del gruppo consiliare “Riprendiamoci la Città”, ha depositato in data 21 Dicembre 2025 una Interrogazione Consiliare rivolta al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e al Responsabile del settore Tributi del Comune di San Cataldo.L’iniziativa mira a ottenere chiarimenti urgenti in merito alla probabile prassi adottata dal concessionario SO.G.E.T. S.p.A. di effettuare Notifiche massive di atti di riscossione (TARI, IMU, COSAP e altri) tramite affissione all’albo pretorio. L’interrogazione nasce dal dubbio che tale procedura eccezionale venga adottata in modo generalizzato o automatizzato, adducendo una generica “irreperibilità” dei destinatari senza effettuare le necessarie verifiche anagrafiche o catastali.Il gruppo consiliare “Riprendiamoci la Città” ha rilevato che, ad esempio, in data 15 marzo 2024, il concessionario SO.G.E.T. S.p.A. ha trasmesso al Comune almeno nove comunicazioni, contenenti elenchi per un totale di oltre 250 notifiche, per le quali si dichiarava di procedere tramite affissione all’Albo Pretorio, motivando l’azione con la presunta “assenza nel Comune di una loro abitazione o ufficio o azienda”.Tuttavia, un riscontro anche superficiale con i dati comunali dimostra che in molti casi la motivazione di irreperibilità appare oggettivamente infondata. Numerosi destinatari risultano infatti regolarmente residenti nel Comune, titolari di immobili censiti e raggiungibili tramite recapito postale.Un recente ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Caltanissetta ha messo in luce che in un caso specifico, nonostante il destinatario fosse stabilmente residente e proprietario dell’immobile, SO.G.E.T. ha dichiarato l’“irreperibilità” e ha omesso di inviare la prevista Comunicazione di Avvenuto Deposito (CAD). Il Consigliere Giampiero Modaffari sottolinea che la notifica per affissione è una modalità eccezionale, ammessa solo in casi di irreperibilità assoluta e previa impossibilità di reperire il destinatario anche tramite indagini anagrafiche o postali, come ribadito dalla Corte di Cassazione.Inoltre, la giurisprudenza consolidata afferma che la notifica all’Albo Pretorio è inefficace e l’atto notificato è nullo se non è corredata dalla CAD inviata tempestivamente al destinatario. Questa presunta condotta del Concessionario appare finalizzata a eludere gli oneri e i costi di una notifica individualizzata, creando artificialmente un termine di decorrenza per la prescrizione, con grave pregiudizio per i diritti di difesa dei cittadini. Tale prassi, se confermata, configurerebbe un grave inadempimento contrattuale, con potenziale abuso del potere di notifica e rischio di danno reputazionale per il Comune. Attraverso l’interrogazione, il gruppo “Riprendiamoci la Città” chiede all’Amministrazione e all’Ufficio Tributi di fornire risposte puntuali, in particolare: Se siano state effettuate altre notifiche per affissione dall’inizio della gestione del servizio e quantificare il numero totale di atti notificati con tale modalità. Quali controlli abbia effettuato l’Ufficio Tributi sulla legittimità delle dichiarazioni di irreperibilità e quante volte sia stata inviata la CAD.Se l’Amministrazione intenda avviare una verifica straordinaria sugli atti notificati per affissione e invitare i cittadini a presentare eventuali reclami. Se sia intenzione introdurre un protocollo operativo vincolante per il Concessionario, che imponga la consultazione obbligatoria dell’anagrafe comunale e l’invio tempestivo della CAD.Se, in caso la modalità di notifica per affissione si rivelasse una prassi consolidata, il Comune valuti l’attivazione di procedure di risoluzione del contratto per grave inadempimento ai sensi dell’art. 106 del D.Lgs. n. 50/2016.Nell’interrogazione viene sottolineato che la stessa viene specificamente inoltrata al Funzionario Responsabile dell’Ufficio Tributi, nonché DEC e RUP del contratto di concessione del servizio riscossione, affinché lo stesso faccia pervenire una dettagliata relazione in merito a quanto rappresentato, da discutere in sede di trattazione o separatamente. Nostro malgrado e ancora una volta, a quattro anni di distanza dall’inizio dell’attuale mandato amministrativo, spiace constatare che nessun consigliere di maggioranza né alcun assessore ai tributi ha ritenuto opportuno intervenire autonomamente.Tocca sempre all’opposizione sollevare questioni fondamentali per la tutela dei diritti dei cittadini. Diritti che il Comune dovrebbe garantire per primo e non subordinare agli interessi del concessionario.Considerata la rilevanza della questione, che coinvolge il diritto di difesa dei cittadini e la corretta gestione del servizio di riscossione, il gruppo confida in una risposta puntuale, documentata e tempestiva
San Cataldo, notifiche per affissione: il consigliere Modaffari presenta interrogazione
Mer, 24/12/2025 - 08:51
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