Solidarietà dal presidente del Libero consorzio comunale di Agrigento, Giuseppe Pendolino, e dal sindaco del capoluogo, Francesco Miccichè, nei confronti del primo cittadino di Ravanusa, Salvatore Pitrola, per una intimidazione subita. Nei giorni scorsi, sul muro dell’abitazione di Pitrola, è stato trovato un contenitore con del liquido all’interno, insieme con un mazzo di fiori e tre bossoli. “Un gesto grave e inquietante, che ha scosso profondamente me e, soprattutto, la mia famiglia”, ha affermato il sindaco di Ravanusa che ha denunciato il tutto. Pendolino esprime solidarietà al sindaco di Ravanusa e la “ferma condanna” per l’intimidazione, anche a nome del consiglio provinciale: “Un gesto violento e inaccettabile nei confronti di un sindaco che lavora per il bene di Ravanusa e al quale ci stringiamo idealmente – dice -. Confidiamo nell’azione delle forze dell’ordine e della magistratura affinché vengano individuati i responsabili di questo atto vile, a difesa della legalità e della democrazia su un territorio nel quale sindaci e amministratori locali devono spesso fare i conti con situazioni di questo tipo, chiedendo maggior sicurezza”. Miccichè ricorda invece che “ancora una volta un collega e amico sindaco è vittima di un grave atto intimidatorio”. Il primo cittadino di Agrigento, che esprime “piena solidarietà e totale sostegno” a Pitrola, auspica poi che quest’ultimo “possa continuare il proprio operato con serenità e determinazione”. Miccichè poi conclude: “Questo episodio non pregiudicherà la continuità né l’efficacia del suo impegno al servizio della comunità amministrata. Chi svolge quotidianamente funzioni amministrative è spesso bersaglio di pressioni e intimidazioni che non possono e non devono essere tollerate. Auspico che si faccia piena e rapida chiarezza sulla vicenda”. (Dire)