“Sarà un’emozione forte e la prima volta che potrò vivere un’esperienza così bella. Non vedo l’ora che arrivi quel giorno per vivere questa esperienza con il sorriso e, soprattutto, portando la mia energia positiva a tutti gli atleti che gareggeranno a Milano Cortina. Mi auguro che arrivi sin lì.” Queste le parole colme di emozione che il nisseno Mirco Scarantino dedica alla giornata di martedì 16 dicembre prossimo, che lo vedrà come primo tedoforo del passaggio a Caltanissetta, la quale, appunto, accoglierà la Torcia Olimpica dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026 in un clima straordinario di sport e identità nazionale.
E tra i protagonisti insieme a Mirco, suo padre Giovanni Scarantino, il tre volte olimpionico nisseno di pesistica, e figura fondamentale nella sua vita, non solo paterna, ma anche come allenatore.

“Ho iniziato come tutti i bambini giocando a calcio – racconta Mirco –, poi avendo a casa un padre che ha vissuto per tutta la vita con la pesistica, non poteva che trasmettermi la passione per il sollevamento pesi.”
A dodici anni, infatti, Mirco comincia a praticare lo sport di sollevamento pesi, appassionandosi ogni giorno sempre di più e raggiungendo, traguardo dopo traguardo, risultati che rappresentano motivo d’orgoglio non solo per la sua famiglia, ma anche per l’intera città di Caltanissetta.
“Oggi – continua – posso solo dire grazie a mio padre per ciò che mi ha trasmesso in questi anni di carriera sportiva.”
Il primo successo di Mirco arriva all’età di tredici anni ai Campionati Italiani Esordienti dove batte tutti i record italiani, mentre a quattordici anni giunge la prima convocazione nazionale a Lignano Sabbiadoro con la nazionale giovanile. A quindici anni conquista il primo titolo continentale agli europei in Polonia e successivamente, a diciassette anni, diventa l’atleta più giovane alle Olimpiadi di Londra 2012.

“Sicuramente ci sono state gare dove il risultato prefissato non è arrivato – prosegue Mirco –, ma è proprio da lì che ho imparato a crescere, che miglioravo per raggiungere i miei obiettivi.”
Il percorso di Mirco, negli anni, è costellato da medaglie mondiali under 17 e juniores; nel 2016 arriva il primo titolo di campione europeo senior che lo conduce alla qualificazione della sua seconda Olimpiade a Rio de Janeiro 2016, dove ottiene un quinto e un settimo posto, confermando “il mio best e facendo record italiano con 149kg di slancio.”

Il nisseno Mirco Scarantino chiude la carriera vincendo undici titoli europei, diverse medaglie mondiali giovanili e un bronzo mondiale senior – il più prestigioso nel 2019 ai Mondiali di Pesi ad Ashgabat, nel Turkmenistan.
“La pesistica è uno sport ormai sempre più in crescita – spiega –, con medaglie e partecipazioni olimpiche importanti; ed è giusto dare il riconoscimento che questo sport merita.”
La strada di Mirco, oggi tecnico, prosegue allenando la sezione giovanile e cercando “di migliorare ogni giorno, di apprendere soprattutto da chi è stato coach per tanti anni e ad alti livelli – racconta ancora –. Ho avuto la possibilità di partecipare a due Europei Junior come allenatore grazie alla convocazione del direttore tecnico della Nazionale Italiana, Sebastiano Corbu. E cosa mi riserverà il mio futuro da tecnico? Non lo so, ma sicuramente c’è la volontà di migliorare e di lavorare sodo giorno dopo giorno.”

E in attesa del futuro, Mirco Scarantino – che ringranzia anche il suo gruppo sportivo delle Fiamme Oro della Polizia di Stato – si appresta a vivere un presente che sembra dargli ancora soddisfazioni e forti emozioni, in particolare l’occasione di poter condividere un grande momento non solo insieme alla comunità nissena, ma al fianco – seppur in tragitti diversi –, accanto all’uomo, al padre, al coach e al campione che nel lungo cammino della vita, mano nella mano, gli ha insegnato l’amore, i valori, a non arrendersi dinnanzi alle difficoltà.
“Con mio padre c’è un rapporto bellissimo – dice Mirco –. Auguro a tante persone di avere un rapporto coach/atleta padre/figlio come l’abbiamo avuto noi. Sapevamo distinguere benissimo i ruoli in palestra e questa non è una cosa semplice.”
Dopo Mirco, Giovanni Scarantino segue oggi anche il figlio diciottenne Claudio, già affermato in varie categorie giovanili. La famiglia Scarantino tra sacrifici e traguardi accende il cuore di Caltanissetta, stringendo tra le mani il fuoco di Olimpia e ne illumina i valori. Una torcia che non è soltanto un simbolo, ma un legame profondo tra sport e condivisione.
“Portare la Torcia olimpica – conclude il nisseno Mirco Scarantino – nella nostra città per chi ha vissuto le Olimpiadi come noi è motivo di orgoglio. Sarà un giorno speciale che ricorderemo insieme per tutta la vita.”

