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Votata ed approvata sfiducia al sindaco di Sutera. Prossimo l’arrivo del commissario.

Redazione

Votata ed approvata sfiducia al sindaco di Sutera. Prossimo l’arrivo del commissario.

Sab, 22/11/2025 - 12:00

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SUTERA – In una gremita con più di 100 persone, sala degli ex Agonizzanti, Centro Polivalente, Pinacoteca, Sala Convegni alle 14.01 di ieri è decaduta la sindaca di Sutera Giuseppina Catania, la Giunta comunale e il Consiglio dopo la mozione di sfiducia presentata dall’intero Consiglio comunale, maggioranza e minoranza. Resta in carica il vice sindaco Onofrio Paolino Magro fino all’arrivo del Commissario. Sutera dovrebbe andare al voto la primavera prossima, in occasione delle elezioni amministrative e del referendum sulla giustizia. Mozione approvata all’unanimità dei consiglieri presenti, il presidente Giuseppe Carrubba, i consiglieri di minoranza Carmela Alongi, Carmelo Salamone, Onofria Marina Malta, i consiglieri di maggioranza Maria Ippolito, Salvatrice Mazzara, Assunta Sanfilippo, Adriana Lombardo, Salvatore Difrancesco; mentre era assente Patrizia Montalto Monella. Alla soglia delle 3 ore, alle 14.01 dopo 2 ore e 53 minuti di discussione in 30 secondi i consiglieri hanno votato la mozione di sfiducia, in una sala consiliare gremita di gente, tra sostenitori della sindaca Catania e sostenitori dei consiglieri. Finisce a metà esatto del mandato eletta il 23 maggio 2023, dopo 2 anni e mezzo, 913 giorni, la legislatura di Giuseppina Catania, la prima sindaca donna di Sutera, eletta con un’ampia maggioranza, ottenendo 556 voti, sconfiggendo l’ex sindaco Grizzanti che ambiva al 3° mandato consecutivo. La resa dei conti, così può essere sintetizzata, ha visto il presidente Carrubba elencare in 33 minuti i 5 punti che hanno portato alla mozione di sfiducia della sindaca, il memoriale della sindaca, oltre 40 pagina enunciate in 1 ora e 19 minuti, per poi concludere con il voto dopo una sospensione dei lavori per 10 minuti e l’intervento dei capigruppo di maggioranza Maria Ippolito e di minoranza Carmelo Salamone. La mozione di sfiducia è stato un atto condiviso da tutto il Consiglio comunale, gruppo di maggioranza e minoranza. Un’azione frutto di una lunga e profonda riflessione, dovuta a tutte le criticità e la sfiducia nei rapporti accumulati in questi 2 anni e mezzo di sindacatura. È venuto meno il vincolo fiduciario tra Consiglio comunale e Sindaca. Consiglio comunale che è stato delegittimato nel suo ruolo di indirizzo e controllo. Tutto è stato sintetizzato in un corposo documento, la mozione di sfiducia letta dal presidente Giuseppe Carrubba, figlio dell’ex sindaco Carrubba. “Sono 5 i punti che ci hanno portato a questa mozione, meditata, riflettuta, pensata di sfiducia – afferma Carrubba – è venuto meno il programma elettorale, la Sindaca anziche la pace sociale ha creato astio e scontri, animando la guerra fredda. Si è evidenziato il disaccordo politico, è venuto a mancare il principio democratico. La sovranità non appartiene ad una sa persona. È mancata la collaborazione e il dialogo, una sindaca che ha evitato il dialogo, fugge dal confronto, ha un atteggiamento di sfida e di sfregio al Consiglio. Più volte il sindaco ha abbandonato l’aula consiliare, troppe interrogazioni senza risposte. Il 3 ottobre l’ultimo atto di disprezzo al consiglio. È stata una gestione inefficiente e inadeguata, frutto di scelte amministrative autonome del sindaco. Un sindaco che ha fatto 2 provvedimenti disciplinari e 3 contenziosi. Una sindacatura senza pianificazione e programmazione. Scelte fatte nella stanza dei bottoni, senza considerare il consiglio. Un sindaco che ha fatto una politica di centralismo e di personalismo”. La risposta della sindaca Catania è stata emozionata, spesso con la voce singhiozzante, esprimendo con orgoglio il suo lavoro. “Mi scuso per l’attuale situazione sconcertante – afferma Giusy Catania – voluta da una parte, che non rispetta la volontà popolare. È una mozione di bugie e falsità, da un lato un sindaco e una giunta dedita a lavoro, dall’altro una ex maggioranza che non ha mai fatto proposte costruttive. Una mozione ridicola, viscida, frutto della rabbia, livore, superbia, astio di qualcuno che ha temuto il nostro successo. La mia colpa non avere ceduto a richieste inaccettabili, di non essere stata quella Giuseppina nel paese delle meraviglie evocata da qualcuno. I nostri successi sono tanti, a cominciare dall’avere ridotto un disavanzo di 74 mila euro in un avanzo di 155 mila euro, recuperand0 224 mila euro. L’ultimo è stato il presepe con più ospiti, 7.954 e con più incassi, 55.580 euro. Tanti i lavori fatti per Sutera”. Il capogruppo di maggioranza Maria Ippolito ha evidenziato l’atto di responsabilità fatto, facendo valere il principio di democrazia massimo. Per il capogruppo di opposizione Carmelo Salamone la sfiducia è un atto politico, che mette fine alle turbolenze di questo mandato elettorale. Una sindaca che non ha onorato la fascia, che ha provocato scissione e acredine. Una sindaca che ha tradito la fiducia di tutti (FONTE. Gandolfo Maria Pepe “LA SICILIA”

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