“Il quadro indiziario a carico del Filippo Piritore in ordine al delitto di depistaggio e’ grave e plurimo, si’ da legittimare, in presenza delle esigenze cautelari, l’emissione della misura richiesta. Comunque va detto che nulla di quanto dichiarato dal Piritore e’ risultato rispondente al vero; oltre che rispondente ma neanche a logica ed elementare buon senso, tanto da apparire come un affronto per chi le riceve e le deve valutare”.
Sono le parole del Gip di Palermo Antonella Consiglio che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’ex Prefetto ed ex Questore di Caltanissetta Filippo Piritore finito oggi ai domiciliari con l’accusa di depistaggio sulle indagini sull’omicidio di Piersanti Mattarella.
“In realtà, la pedestre versione dei fatti circa la sorte del guanto, che rende molto facile la focalizzazione della condotta depistante sulla sorte dello stesso, da’ anche la misura della cogenza e gravità del momento specie per chi aveva ricevuto la disposizione di sottrarre alle indagini i reperti in grado di ricondurre direttamente agli esecutori materiali. In alcun modo il guanto doveva essere incluso nel materiale repertato e men che mai sequestrato, proprio per la sua potenziale capacità rappresentativa della identità degli assassini…”, scrive ancora la gip. (Adnkronos)

