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Note di Devozione: l’11 settembre a Largo Barile la Scinnenza di Biangardi protagonista dell’omaggio a San Michele

Redazione

Note di Devozione: l’11 settembre a Largo Barile la Scinnenza di Biangardi protagonista dell’omaggio a San Michele

Ven, 05/09/2025 - 00:06

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CALTANISSETTA – Mancano ormai pochi giorni a “Note di devozione – 400 anni con l’Arcangelo Michele”, l’evento che si terrà giovedì 11 settembre alle ore 19:45 nella cornice di Largo Barile, sullo spiazzale di Palazzo Moncada. Sarà un grande omaggio del mondo della Settimana Santa al Patrono di Caltanissetta, nel 400° anniversario dell’apparizione a Fra Giarratana.

L’iniziativa è inserita nel palinsesto de “Il Settembre è Nisseno”, con il supporto del Comune di Caltanissetta – attraverso l’assessorato agli eventi e alla Settimana Santa guidato da Toti Petrantoni – e con il patrocinio del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, della Polizia di Stato, della Diocesi di Caltanissetta, della Soprintendenza ai Beni Culturali e con il sostegno di tutte le associazioni della Settimana Santa.

Tra le presenze più suggestive, insieme alla vara della Veronica, sul piazzale sarà esposta la vara della Deposizione, conosciuta da tutti i nisseni come la Scinnenza (o Scimmenza), considerata uno dei capolavori della tradizione e, nell’immaginario collettivo, la più bella delle vare. Collocata davanti a Palazzo Moncada, illuminato ad arte, diventerà una delle immagini più intense di questo evento, che vedrà anche l’esibizione del Conservatorio Statale “Vincenzo Bellini” di Caltanissetta, diretto dal maestro Michele Mosa e presieduto dall’architetto Andrea Milazzo, con la sua Orchestra di Fiati guidata dal maestro Gioacchino Giuliano e la partecipazione del solista Giuseppe Di Benedetto.

La Scinnenza ha una storia lunga e affascinante, che si intreccia con quella della città. Fu realizzata a Mussomeli nel 1885 dai Biangardi, su commissione delle maestranze e dell’amministratore della miniera Tumminelli, per la somma di 2.200 lire.

A raccontarne le vicende è oggi Michele D’Oro, erede della famiglia che da generazioni custodisce il gruppo statuario:
«Già a quell’epoca – ricorda – lavorava alla miniera mio bisnonno Pietro D’Oro, trasferitosi dall’Agrigentino dopo l’esperienza come capomastro nella miniera Lucia, di proprietà di Stefano Pirandello, padre di Luigi. Negli anni Venti mio nonno Michele rilevò le quote della miniera Tumminelli, divenendone gestore insieme all’omonimo zio. Da allora la mia famiglia ha sempre garantito l’uscita della vara in processione, custodendola e addobbandola con i fiori di campo raccolti dai minatori stessi. Nel 1949, ad esempio, la Deposizione vinse il primo premio per l’addobbo floreale».

Michele D’Oro

La Scinnenza, nei decenni, ha conosciuto momenti difficili: «Fino agli anni Sessanta – prosegue D’Oro – non esisteva ancora una piena coscienza della tutela dei beni artistici, e non di rado si interveniva senza autorizzazioni. Negli anni Novanta ho iniziato a occuparmi direttamente della vara, affiancando mio padre Pietro, fino ad assumerne la piena responsabilità nel 2015 insieme ai miei fratelli e cugini. Oggi mi sento custode e testimone di una tradizione che deve continuare».

Il valore della Scinnenza va oltre la bellezza artistica: «È un privilegio – conclude D’Oro – che la nostra famiglia possa offrire la disponibilità di questo capolavoro in occasione di un evento così importante per la città. Sono certo che l’intera comunità si riconoscerà nella rappresentazione della Deposizione dalla Croce, che Rubens dipinse magistralmente e che ispirò i Biangardi nel 1885. Sono già trascorsi 140 anni: speriamo che altri cento e più ne possano ancora passare, per la gioia e la devozione del popolo nisseno».

La Scinnenza, dunque, non sarà soltanto una presenza scenica di straordinaria forza visiva a Largo Barile, ma anche un simbolo identitario che intreccia fede, arte, memoria mineraria e devozione popolare.

In questi giorni accompagneremo l’attesa di giovedì 11 settembre con una serie di racconti che arriveranno dalle associazioni della Settimana Santa, tutte protagoniste di questo evento, che hanno dimostrato una grande disponibilità partecipativa e, soprattutto, collaborativa.

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