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Mussomeli, passeggiata notturna nel quartiere “terravecchia” alla Madrice, Ha guidato la comitiva il giornalista Giuseppe Taibi

Carmelo Barba

Mussomeli, passeggiata notturna nel quartiere “terravecchia” alla Madrice, Ha guidato la comitiva il giornalista Giuseppe Taibi

Ven, 19/09/2025 - 20:47

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MUSSOMELI – Conoscere il territorio  innanzitutto è rispettarlo per sviluppare amore e senso di appartenenza e potere raccontare le sue caratteristiche soprattutto per essere valorizzate. Conoscere, poi,  il proprio territorio è importante perché in questo lembo di terra, nei tempi passati , nel contesto sociale di allora  sono vissuti i nostri antenati che certamente hanno contribuito a scrivere o a fare scrivere la storia del paese, nelle sue alterne vicende, nel mutato clima dei tempi. Oggi si continua a parlare di centro storico con le sue vie e viuzze, di centro storico dove le finestre, i balconi, i tetti, i comignoli, ormai fatiscenti e cadenti, i “si vende” sulle porte di casa, sembrano parlare il linguaggio dell’abbandono, dell’isolamento e dell’assoluto degrado. E pur tuttavia in questo centro storico è stata sperimentata  la gioia delle nascite con i vagiti dei neonati o le grida strazianti per la morte di affetti più cari, o ancora il pianto, le lacrime per la partenza dei figli in cerca di lavoro; proprio in questo lembo di terra è stato sperimentato il duro lavoro dei campi per il sostentamento delle famiglie; in tanti, poi,  hanno condotto una vita grama e nella indigenza; non sono mancate le preoccupazioni del periodo di guerra che ha portato lutti nelle famiglie, la forte emigrazione degli anni 60. E si continua a parlare di centro storico con le sue storiche chiese e le sue piazze, luoghi  frequentati dalla popolazione: ‘a Matrici, l’Oratorio, Santa Margherita, ‘a chiesa  ‘a Madonna, e, poi, i vicoli, li bagli, li “muntati” e gli “scinnuti” delle strade, li vanidduzzi, strati stritti, case anguste che ospitavano anche famiglie numerose; poi, i tanti comignoli fumanti sulle case, per la preparazione del pranzo o della cena, da dove fuoriusciva l’odore di cucina, stuzzicando l’assaggio nel vicinato, sempre attento ai fatti della quotidianità. E poi le attese feste paesane a cui la gente partecipava con fervore e fede trasmessa dagli antenati. Certamente altri tempi, sconosciuti oggi ai molti, e che, grazie all’iniziativa della Proloco di Mussomeli, avvalendosi degli studi e delle conoscenze del giornalista Giuseppe Taibi, un nutrito nucleo di persone (un centinaio), con appuntamento in Piazza Umberto dalle 20,30, in prima serata, nei silenziosi luoghi, hanno voluto partecipare a questa interessante e notturna passeggiata culturale, durata un paio d’ore, alla scoperta, appunto, dei luoghi di “Terravecchia”, nel quartiere Madrice, che reclama tuttora sempre più attenzione ed interventi. Una mite serata settembrina, dunque, in cui in tanti hanno ammirato il paesaggio e il centro storico di Mussomeli (con un giro dalla Via Barcellona attraversando il piazzale Madrice, Via Arcidiacono Amico e vicolo Guasto) arricchendo il proprio bagaglio culturale dando spazio alla propria fantasia. L’argomentare del giornalista Taibi è stato seguito attentamente, suscitando curiosità e interesse. A quanto è dato sapere, altre similari iniziative sono in agenda a cui sta pensando la locale ed attiva Pro Loco.

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