


MUSSOMELI – Campane a distesa e “maschiata” e la commozione ha il sopravvento. Il cuore dei mussomelesi e non, per i credenti, sembra palpitare in cerca di aiuto e di protezione sotto il manto materno della Patrona di Mussomeli: Maria SS. dei Miracoli e, oggi, 8 settembre la “Bammina”, essendo la giornata liturgica della Natività della Vergine Maria. Da sottolineare che sono tre i momenti più significativi che il popolo vive durante questa secolare festa mariana della “Bedda Matri “Mraculi: il lento svelamento del simulacro, la vigilia della festa, sistemato nell’abside, nella nicchia centrale in alto, mentre il popolo canta l’Ave Maris Stella che da l’avvio al canto dei Vespri solenni, a cui partecipano autorità civili, militari e religiose, in una chiesa gremita di residenti e non residenti. Gli altri momenti significativi sono l’uscita e l’entrata del fercolo col simulacro del Biangardi, sorretto da numerosi portatori al grido fi Viva Maria, dinanzi ad una marea di persone che rendono omaggio – come la chiamavano i nostri antenati – alla “Gran Signura dei Miracoli”. Una devozione profonda, sentita la cui immagine è presente nelle abitazioni dei mussomelesi, ovunque sparsi nel mondo. E’ superfluo sottolineare l’impegno del rettore del Santuario, dei suoi collaboratori, della corale che anima le celebrazioni e dei benefattori che concorrono allo svolgimento dei festeggiamenti patronali, come anche le realtà annesse al santuario Confraternita e Congregazione e le istituzioni coinvolte in questa ricorrenza, ciascuno per la propria parte. Una festa patronale che dura quindici giorni con la prima e seconda ottava con tanta partecipazione di fedeli e con l’arrivo di pellegrinaggi esterni. Una festa consegnataci dai nostri antenati e che viene vissuta intensamente al passo coi tempi.

