Anfore di oltre duemila anni fa recuperate tra i rifiuti nel Messinese. Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato in consegna tre anfore grandi e tre anfore piccole, di rilevante interesse archeologico, al Parco archeologico di Naxos Taormina, dove potranno essere esposte e valorizzate presso il locale Museo archeologico. Questi beni sono stati trovati durante un servizio di polizia ambientale, nel corso del quale i militari della Compagnia di Taormina hanno individuato un’area attigua al Torrente Santa Venera, situato nella frazione di Trappitello, nella quale, oltre a vecchi capi di abbigliamento e a materiale di risulta li’ abbandonato, c’erano dei sacchetti di diverse dimensioni e colori. In ciascuno di questi, avvolte in fogli di giornale, c’erano le sei anforette, ricoperte da sedimenti marini. Si e’ proceduto, pertanto, al sequestro e alla denuncia all’autorita’ giudiziaria di Messina verso ignoti per il reato di dispersione di beni culturali. Il pregio storico e archeologico dei beni e’ stato attestato da una perizia effettuata dalla Soprintendenza Beni culturali e ambientali di Messina, che, oltre a confermarne il carattere di reperto archeologico, ne ha determinato l’origine: le tre anfore grandi risalgono a un periodo intercorrente tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. mentre quelle piccole a un periodo che va dal 1600 al 1800. Ottenuto il Nulla Osta dall’autorita’ giudiziaria e ravvisato l’interesse da parte dei responsabili del Parco Archeologico, si e’ proceduto alla materiale consegna delle sei anfore.
Anfore di oltre duemila anni fa recuperate tra i rifiuti nel Messinese: consegnate dalla GdF al Parco archeologico di Naxos Taormina
Sab, 27/09/2025 - 08:37
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