I carabinieri del comando provinciale di Agrigento hanno dato esecuzione a un ordinanza di misure cautelari in carcere e agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Palermo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di 14 indagati (13 dei quali già ristretti in carcere), tutti cittadini italiani, gravemente indiziati, a vario titolo, di far parte di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver agito utilizzando il metodo mafioso per agevolare Cosa nostra. Gli arresti sono stati eseguiti ad Agrigento e presso le Case Circondariali di Palermo, Trapani, Caltanissetta, Enna, Gela, Voghera, Agrigento, Lecce e Taranto, Nei confronti dei 14 indagati, dei quali fanno parte anche tutti i 13 soggetti colpiti a luglio dal provvedimento di fermo di indiziati di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, per 13 di loro è stata disposta la misura cautelare in carcere, mentre per uno la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il provvedimento trae origine dalle attività d’indagini svolte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo Carabinieri di Agrigento e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, dal mese di dicembre 2024 a oggi, che costituiscono la prosecuzione di quelle culminate lo scorso 14 gennaio 2025 con l’esecuzione di un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di 48 persone, aventi ad oggetto la ricostruzione dell’organigramma e delle attività criminali delle famiglie mafiose di Porto Empedocle e di Agrigento-Villaseta, con probabilmente a capo rispettivamente Fabrizio Messina e Pietro Capraro, entrambi pregiudicati di 49 e 39 anni. Le nuove indagini hanno consentito di ricostruire la struttura di un’associazione criminale dedita al traffico di cocaina e hashish, al cui vertice vi è il detenuto James Burgio. La capacità dell’associazione di controllare le dinamiche criminali del territorio è emersa in modo evidente, essendosi raccolti chiari elementi dimostrativi della commissione di numerosi reati: estorsioni, detenzioni di armi anche da guerra, incendi e danneggiamenti. Le perquisizioni personali e domiciliari hanno permesso di rinvenire e sequestrare un fucile mitragliatore kalashnikov completo di due caricatori, 16 panetti di hashish per un peso complessivo di circa 1,6 Kg, un giubbotto antiproiettile e migliaia di munizioni di vario calibro. (LaPresse)
di Redazione 3
Dom, 14/12/2025 - 14:33

