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«Caltanissetta ha perso la sua anima»: la riflessione di Cosimo Lorina sulla città

Redazione

«Caltanissetta ha perso la sua anima»: la riflessione di Cosimo Lorina sulla città

Gio, 28/08/2025 - 13:09

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CALTANISSETTA – Ci sono parole che, pur nascendo da un post sui social, riescono a fotografare con crudezza il presente e a suggerire un futuro diverso. Possono diventare il punto di partenza per un dibattito che la città non può più rimandare. È questo il caso della riflessione affidata a Facebook da Cosimo Lorina, che mette al centro una domanda scomoda ma necessaria: Caltanissetta ha perso la sua anima?

Lorina descrive una città ferma, bloccata, con un centro storico ormai svuotato e periferie che si allungano senza un disegno preciso. Le opere pubbliche, sottolinea, spesso non intercettano i veri bisogni dei cittadini: «Progetti inutili, fatti male, che non portano alcun cambiamento», scrive citando la scalinata di via Manzoni come esempio.

Non bastano, secondo lui, spettacoli e intrattenimento per ridare vitalità a una comunità che vede «strade vuote e attività commerciali chiudere una dopo l’altra». A rendere ancora più profonda la crisi, l’assenza di quei presìdi religiosi che per decenni sono stati riferimento sociale e morale: «La partenza dei Salesiani, dei Gesuiti, dei Domenicani – osserva Lorina – non ha significato solo conventi chiusi, ma la perdita di pilastri culturali ed educativi».

Il quadro che ne emerge è quello di una città segnata da una sorta di “secolarizzazione forzata”, senza che a questa sia corrisposta una nuova etica civica. Una mancanza che, a cascata, si riflette anche nella vita politica e amministrativa.

Lorina non risparmia critiche alla classe dirigente locale, accusata di mancanza di visione e di immobilismo: «Non possiamo permettere che chi dovrebbe dare l’esempio si dimostri complice di questa situazione. Non è il momento di aumentare privilegi, ma di dimostrare capacità di amministrare».

Il suo è un appello a una politica capace di «fare un passo indietro, se necessario, per il bene della comunità» e soprattutto di riaccendere la speranza nei cittadini con un progetto vero, che restituisca identità e centralità alla città.

Una riflessione personale, quella di Lorina, ma che potrebbe aprire un confronto pubblico più ampio: perché il rischio, conclude, è che Caltanissetta resti “piantata al palo”, priva di anima e di futuro.

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