Salute

Si finge benefattore e truffa anziana, denunciato nel Catanese

Redazione 3

Si finge benefattore e truffa anziana, denunciato nel Catanese

Mar, 03/06/2025 - 10:47

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E’ riuscito a carpire la fiducia di una pensionata di Adrano (Catania), mettendo in campo un’articolata serie di stratagemmi pianificati nei minimi dettagli insieme a un complice, e a rubarle parte dei suoi risparmi. A smascherare il truffatore, un pluripregiudicato di 77 anni di Messina, sono stati i poliziotti del commissariato di Adrano, che hanno avviato le indagini dopo la denuncia presentata dall’anziana nei primi giorni di aprile. La donna ha spiegato agli agenti che il giorno prima, dopo aver fatto alcuni acquisti nella centralissima via Catania, era stata avvicinata da un signore distinto. L’uomo le aveva chiesto alcune informazioni su un presunto medico adranita che, in base al racconto del truffatore, aveva curato il padre, rimasto ferito in tempo di guerra e al quale, come segno di gratitudine per le cure prestate al genitore, ormai in fin di vita, avrebbe voluto donare 150mila euro. Con la sua storia strappalacrime e con i suoi modi apparentemente gentili e garbati, il sedicente benefattore è riuscito a catturare completamente l’attenzione dell’anziana. A dagli manforte un altro uomo, suo complice, che si è intromesso nella conversazione, presentandosi come cardiologo e affermando di conoscere perfettamente il medico in questione, aggiungendo che, purtroppo, era morto ormai da qualche tempo. Secondo il racconto fornito dalla vittima, il truffatore a quel punto ha detto di voler donare in ogni caso i 150mila euro, destinandone una parte in beneficenza e regalando 25mila euro a entrambi, come segno di riconoscenza per la gentilezza mostrata. Per mettere a segno il raggiro nei confronti dell’anziana, il finto benefattore ha cominciato a farfugliare una serie di necessari adempimenti burocratici, propedeutici alla donazione dei 50mila euro. Ha pure tirato in ballo l’intervento di un avvocato, che avrebbe avuto il compito di redigere un contratto in modo da regolarizzare, dal punto di vista giuridico, la donazione del denaro a entrambi.  Ancora una volta, è entrato in scena il complice, spiegando di conoscere un legale di fiducia che ha finto di contattare al telefono, direttamente in strada, in modo da fissare subito un appuntamento. Completata la falsa telefonata, il finto cardiologo ha detto che l’avvocato li avrebbe ricevuti subito per firmare il contratto, purché i due beneficiari della cospicua somma di denaro facessero un versamento ciascuno di 25mila euro, a garanzia della procedura e, una volta accertato che tutto fosse in regola, la somma sarebbe stata restituita a entrambi. A quel punto, l’anziana ha spiegato di non avere 25mila euro a disposizione ma di poter contare solo su 1.400 euro, custoditi in casa. Il finto benefattore ha subito proposto una soluzione, invitando la donna a dare ciò che aveva in quel momento, offrendosi di accompagnarla nella sua abitazione in modo da recuperare i 1.400 euro. E così è avvenuto. L’anziana è salita in auto, della quale poi in sede di denuncia ha fornito ai poliziotti una descrizione, senza, però, riuscire a ricordare il modello e il numero di targa, ha prelevato il denaro e l’ha consegnato al falso cardiologo, per poi risalire in auto e dirigersi con entrambi verso il presunto studio legale. Nel tragitto in auto, il 77enne ha riferito all’anziana che, per rendere efficace il contratto, erano necessari due fogli in ‘carta bollata’ e, pertanto, giunti in un bar tabacchi di via Catania, la donna è scesa dall’auto per procedere all’acquisto, ma il personale dell’esercizio commerciale ha riferito di non vendere quanto richiesto dall’anziana. Non appena è uscita fuori, non ha trovato più né il benefattore né il cardiologo e si è accorta che l’auto era sparita. In quel momento, ha realizzato di essere stata truffata, chiedendo aiuto alla Polizia. Gli investigatori hanno analizzato le immagini degli impianti di videosorveglianza della zona, riuscendo a risalire al modello e alla targa dell’auto, risultata presa a noleggio a Giarre dal pluripregiudicato 77enne. L’attività investigativa è stata estesa anche allo storico dei movimenti della vettura registrati dal sistema Gps, riuscendo a localizzarla ad Adrano nell’esatto giorno della truffa. La collaborazione tra i poliziotti del commissariato di Adrano e i colleghi della divisione Polizia anticrimine della Questura di Messina ha permesso di rintracciare l’abile truffatore, con numerosi precedenti per truffe commesse con lo stesso modus operandi. L’uomo è stato denunciato. Sono in corso ulteriori indagini per l’identificazione del complice. 

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