Con oltre 43.700 nuovi casi diagnosticati nel solo 2020 e circa 21.600 decessi, il tumore del colon-retto rappresenta la terza neoplasia per incidenza negli uomini e la seconda nelle donne. Tuttavia, uno screening regolare – come il test del sangue occulto nelle feci – può ridurre la mortalità del 20-30%, offrendo un’opportunità concreta di diagnosi precoce e trattamento meno invasivo.
Per questo, l’Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi) ha deciso di impegnarsi nell’iniziativa Lifeline, la campagna nazionale di sensibilizzazione itinerante per promuovere lo screening di questo tipo di tumore. Il progetto partirà dalla città di Legnano in Lombardia e proseguirà toccando altre sette città italiane (Pescara, Napoli, Rimini, Roma, Firenze, Caltanissetta, Conegliano). Durante ciascuna tappa saranno allestiti spazi informativi e organizzati incontri con medici ed esperti.
Inoltre sarà possibile esplorare una struttura gonfiabile a forma di colon, lunga 12 metri e larga 3: un’esperienza educativa immersiva che permetterà di comprendere come si sviluppa questa malattia e perché è così importante intercettarla in tempo.
Il progetto, realizzato con il supporto non condizionante di Johnson & Johnson MedTech Italia, si rivolge principalmente alle fasce di popolazione maggiormente a rischio comprese tra i 50 e i 69 anni, alle quali il Servizio Sanitario Nazionale già oggi offre gratuitamente programmi di screening, ma intende sensibilizzare anche le generazioni più giovani per stimolare una cultura della prevenzione trasversale e più precocemente possibile. (ANSA).