Salute

Come viene utilizzato il 5 per mille dagli Enti beneficiari

Redazione

Come viene utilizzato il 5 per mille dagli Enti beneficiari

Ven, 25/04/2025 - 12:10

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Si avvicina la data ultima per la compilazione della dichiarazione dei redditi e, come ogni anno, milioni di contribuenti italiani si domandano come e a quali associazioni destinare il 5 per mille. Questa percentuale corrisponde infatti a una quota dell’IRPEF che ogni persona può liberamente disporre a proprio piacimento.

Trattandosi di un’imposta che va obbligatoriamente saldata, può essere indirizzata allo Stato, oppure trasformata in donazione a costo zero per Enti che operano in cause di utilità sociale per il bene comune. Ma a chi si può effettivamente donare il 5×1000? E come vengono utilizzati questi fondi? In questo articolo proviamo a dare una risposta chiara a queste domande.

Enti del Terzo Settore

Tra i beneficiari del 5 per mille ci sono gli Enti del Terzo Settore, conosciuti anche con la sigla ETS e iscritti nel RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore).

Si tratta di realtà private e senza scopo di lucro che possono essere configurate in forma di Associazioni di volontariato, Organizzazioni Umanitarie, Cooperative sociali, Organizzazioni di promozione sociale (APS), Imprese sociali, ecc. Perseguono cause di inclusione, disabilità, diritti umani, educazione, povertà, cultura, tutela ambientale e volontariato.

Destinare il 5 per mille agli ETS significa quindi permettere a questi Enti di avere i fondi necessari per portare avanti progetti tangibili, radicati nella realtà quotidiana.

Enti della ricerca scientifica e universitaria

Anche gli Enti della ricerca scientifica e universitaria possono essere destinatari del 5 per mille. Parliamo di Istituti di ricerca pubblici e privati, Università e istituti accreditati che perseguono la lotta a malattie gravi, l’innovazione tecnologica, lo sviluppo della scienza e la formazione accademica.

Destinare il 5×1000 a questi enti significa contribuire alla scoperta di cure per malattie oggi incurabili, migliorare la qualità della vita, sostenere giovani ricercatori e innovazioni utili a tutta la società.

Enti della ricerca sanitaria

Ospedali e istituti che fanno ricerca clinica e scientifica sono possibili beneficiari del 5 per mille. Il loro lavoro consiste nella prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito medico-sanitario, combinando pratica clinica e sperimentazione per migliorare le terapie e rendere più efficiente il sistema sanitario.

Sostenere questi Enti al momento della dichiarazione dei redditi vuol quindi dire investire nella salute di tutti.

Associazioni sportive dilettantistiche (ASD)

Le Associazioni sportive dilettantistiche iscritte al CONI e operanti con finalità sociali promuovono l’attività sportiva tra giovani, anziani, disabili e persone svantaggiate, favorendo l’accesso allo sport per tutti.

Destinare il 5 per mille a questa realtà consente loro di programmare a lungo termine l’acquisto di attrezzature sportive, lo sviluppo di corsi gratuiti per bambini e disabili, tornei e manifestazioni e la corretta formazione degli istruttori.

Enti per la tutela dei beni culturali e paesaggistici e gestori aree protette

Nei beneficiari del 5 per mille sono comprese anche quelle realtà che operano per la salvaguardia del patrimonio artistico, culturale, architettonico e paesaggistico italiano. Donare il 5×1000 a questi Enti consente di investire nell’identità nazionale e nella trasmissione della memoria collettiva.

Anche gli Enti gestori delle aree protette sono tra le categorie ammesse, che sfruttano questi fondi per la protezione della biodiversità, la gestione di parchi e riserve naturali e l’educazione ambientale, a tutela delle generazioni future.

Comuni

Infine, è possibile destinare il 5 per mille al proprio Comune di residenza per contribuire all’attivazione di servizi alla persona, welfare locale, assistenza a disabili, anziani, minori e famiglie in difficoltà.Donare al proprio Comune è un gesto di solidarietà diretta verso la comunità in cui si vive. Permette di finanziare interventi sociali mirati e progettati in base alle esigenze locali.