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Il libro di Calogero Sanfilippo: “Uno Shuttle tra gli Scrittori”, ovvero come volare alto tra profitto e umanità

Redazione 1

Il libro di Calogero Sanfilippo: “Uno Shuttle tra gli Scrittori”, ovvero come volare alto tra profitto e umanità

Gio, 07/12/2023 - 20:41

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Sarà presentata nella giornata di domenica 10 Dicembre, alle ore 17.30, nella nuova Sala degli Scrittori del Centro Commerciale Le Vigne, il nuovo libro “Uno Shuttle tra gli Scrittori” di Calogero Sanfilippo. Quest’ultimo, oltre che scrittore, è anche noto per il suo coinvolgimento nel settore dell’immobiliare e del Retail Management, con un focus particolare sui Centri Commerciali.

Il suo scritto, in particolare, è il racconto della nascita della cosiddetta Operazione Shuttle portata avanti al Centro Commerciale le Vigne come direttore commerciale dello stesso centro.. Si tratta di un percorso progettuale messo a punto subito dopo i periodi più difficili della pandemia. In meno di due anni, questa operazione ha portato all’apertura di oltre trenta nuove attività commerciali e alla creazione di oltre cento nuovi posti di lavoro.

Il libro si sofferma proprio sugli effetti che l’Operazione Shuttle ha avuto sulle vite di quanti lo hanno condiviso riuscendo in questo modo ad acquisire una propria dimensione professionale e umana che gli ha permesso di inserirsi in un percorso d’eccellenza.

“Dopo il disastro causato dalla pandemia, mi piace pensare che uno Shuttle sia volato più lontano di quanto possiamo immaginare, ridefinendo nuovi percorsi, esplorando con coraggio e un pizzico di sana follia nuovi orizzonti”, sono le parole con le quali Calogero Sanfilippo ha inteso presentare la sua Operazione Shuttle.

Parole significative, figlie di un istinto imprenditoriale ma anche umano nel quale egli è riuscito a trovare una nuova direzione economico imprenditoriale. Il tutto nel contesto di un’operazione che s’è imposta come un modo diverso di fare business, un singolare equilibrio tra il necessario profitto economico e la cura delle persone.

Pertanto, proprio nel binomio profitto economico – umanità, il progetto Shuttle diventa esso stesso una stella nel firmamento di un business che non è solo ed esclusivamente facciatamente e sfacciatamente speculativo, ma che propone anche un lato umano nel quale la persona viene posta al centro, come in una sorta di umanesimo del business nel quale non necessariamente la persona deve essere messa in secondo piano rispetto alle logiche del tornaconto e del guadagno economico.

Un progetto che è diventato portatore di un messaggio importante: il cambiamento è possibile, sempre, anche quando sembra impossibile, anche quando tutto sembra perduto. Ma bisogna saperlo cogliere senza prescindere dagli uomini; perché un cambiamento economico senza umanità non è più tale e prima o poi si esaurisce.

Calogero Sanfilippo nel suo piccolo percorso di vita e professionale ha imparato due cose e lo dice sempre con estrema franchezza: “la prima saper riconoscere gli attimi di felicità che, in giornate come quella di oggi, ti vengono a trovare; la seconda non dimenticare mai di ringraziare chi ha reso possibile la realizzazione di un piccolo sogno”.

E lui, di persone da ringraziare ne ha: a partire dal cavaliere Rosario Russo, per la fiducia e per il fatto di essere stata una delle persone dalle quali ha imparato di più in tutta la sua vita e ad Antonio Russo: “è stato un durissimo lavoro, è vero, ma è stato anche un grande onore ed un grandissimo divertimento. Merito tuo, Antonio. Tante altre persone sono state altrettanto decisive per me, perché capaci di insegnarmi il valore che può assumere una storia autentica e coerente, caratterizzata secondo la visione del mondo che abbiamo e che vogliamo condividere con gli altri. Ringrazio ognuna di loro. Mi piace pensare che avevano visto tutto questo molto prima di me. E che hanno deciso, ognuno a modo loro, di mostrarmelo.”

Tutto questo, e tanto altro ancora in un libro “Uno Shuttle tra gli scrittori” che è un esempio di come sia possibile non solo parlare di centri commerciali da una prospettiva un po’ diversa, ma anche di come sia possibile, ancora oggi, volare alto partendo dal rapporto di umanità diretta e autentico con l’altro.

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