Salute

Caltanissetta, Janni (Italia Nostra): “Quale attrazione stimolerebbe l’acquisto delle case a 1 euro?”

Redazione 2

Caltanissetta, Janni (Italia Nostra): “Quale attrazione stimolerebbe l’acquisto delle case a 1 euro?”

Sab, 02/09/2023 - 09:56

Condividi su:

Leandro Janni, Presidente di Italia Nostra Sicilia, si sofferma su alcune considerazioni che riguardano la città di Caltanissetta, lo stile di vita dei suoi abitanti e relative strategie commerciali, traendo delle conclusioni anche alla luce delle recenti decisioni dell’amministrazione comunale.

A seguire le dichiarazioni integrali:

Anche nella nostra città ci sarà la possibilità di acquistare case a 1 euro. È stato dunque adottato, dalla Giunta Comunale diretta da Roberto Gambino, il “Regolamento per la promozione e la divulgazione della vendita a 1 euro degli immobili ricadenti nel territorio comunale di Caltanissetta”. Regolamento che ora sarà sottoposto all’approvazione definitiva da parte del Consiglio Comunale.

Il sindaco Roberto Gambino – con il consueto entusiasmo – afferma: «Un’opportunità anche per i giovani che cercano casa e per gli stranieri che vogliono risiedere in Sicilia. Con questo regolamento si è voluto offrire a famiglie e singoli cittadini la possibilità di acquistare una casa senza esborso di danaro con l’impegno, però, di restaurarla, in modo da contribuire, così, al recupero del patrimonio architettonico della città». E aggiunge: «Il nostro auspicio è che nisseni e non nisseni possano sentirsi incentivati ad acquistare un immobile a scopo abitativo o per investimento. Un’opportunità anche per i giovani che cercano casa e per gli stranieri che vogliono risiedere in Sicilia, anche solo per una parte dell’anno. Attraverso la partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti ci auguriamo che questa iniziativa possa avere un impatto positivo sull’intera comunità di Caltanissetta e contribuire a promuovere lo sviluppo sostenibile, la vivacità economica e l’attrattività turistica del nostro territorio».

Bene. Riteniamo opportuno riproporre alcune nostre considerazioni in merito al tema delle case a 1 euro: ovvero un particolare progetto urbanistico e di marketing territoriale capace di attivare processi di rigenerazione urbana e sociale in antichi borghi (centri storici) in via di spopolamento. Positivi ed emblematici, in Sicilia, i casi di Mussomeli, Cianciana e Sambuca, dopo la primaria esperienza di Salemi, mal gestita dell’ex sindaco Vittorio Sgarbi.

Ma torniamo alla nostra Caltanissetta. Qui, c’è un problema rispetto alle altre citate realtà siciliane. Insomma: per essere interessante e attrattivo, il progetto delle case a 1 euro deve proporre e offrire anche e soprattutto uno “stile di vita”, in un contesto sostanzialmente autentico, sano. Originario e originale. Un contesto, un ambiente dove prevalgono relazioni, rapporti di vicinato all’insegna della solidarietà e della cordialità. All’insegna di una «festosa, spontanea convivialità» – come sottolinea il sindaco di Mussomeli Giuseppe Catania.

Qui, nel centro storico di Caltanissetta, il contesto, il tessuto sociale appare oggi inesorabilmente disgregato, disomogeneo. E assai povero. Negli ultimi anni, poi, tale contesto è fortemente connotato dalla significativa presenza di cittadini stranieri provenienti, in prevalenza, dal Pakistan, dal Marocco e dalla Romania. Pertanto, è inevitabile chiedersi: quale sarebbe “lo stile di vita” proposto a chi dovesse comprare, restaurare e abitare in una casa a un euro, nel centro storico di Caltanissetta? E questa domanda, ritengo che se la debbano porre anche i promotori e i sostenitori del “Primo parco mondiale dello stile di vita mediterraneo”, di cui Caltanissetta è capofila. Ottimismo, certo, impegno e immaginazione sono necessari. Ma anche analisi e progetti sociali e urbani di inclusione e rigenerazione seri ed efficaci. E ovviamente un sano realismo e pragmatismo politico-amministrativo.

Cos’altro aggiungere? Speriamo che anche ad di fuori dal centro storico, ovvero nella “Caltanissetta moderna e contemporanea”, tra qualche anno non si sia costretti ad adottare un provvedimento per la promozione e la divulgazione della vendita a 1 euro degli immobili. Questo, considerata la loro inesorabile, progressiva svalutazione. Di certo a Caltanissetta le “politiche pianificatorie-urbanistiche”, dagli anni ’50 in poi, sono state caratterizzate da una cieca, ottusa volontà di speculazione, che ha prodotto consumo di territorio, abbandono del centro storico, ingentissime risorse economico-finanziarie bruciate nell’acquisto di nuovi immobili; costi di gestione e manutenzione urbana insostenibili. E oggi siamo costretti a vendere le case a 1 euro nel centro storico e a svenderle nelle diverse periferie della città. E i nostri giovani sono costretti a vivere e a lavorare altrove. «Spes contra spem» – ovviamente.

Pubblicità Elettorale