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A Caltanissetta la “corsa dei camerieri”, l’agguerrita competizione interprovinciale tra studenti dell’alberghiero

Marcella Sardo

A Caltanissetta la “corsa dei camerieri”, l’agguerrita competizione interprovinciale tra studenti dell’alberghiero

Mar, 18/04/2023 - 18:37

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Si è svolta questa mattina in Corso Umberto la “corsa dei camerieri”, storica competizione nata agli inizi del ‘900 a Parigi e giunta anche a Caltanissetta nel 1937.

Una corsa che era promossa e organizzata da tutti i professionisti del settore, dai baristi ai pasticceri ai cuochi e, ovviamente, ai camerieri in un periodo in cui Caltanissetta era ricca di locali dove potersi sedere per gustare un dolce o qualcosa da bere.

Una sfida che era molto attesa in città sia dai concorrenti, che gareggiavano con grande spirito di competitività, sia dagli spettatori, che si soffermavano ai lati del largo corso cittadino incitando i camerieri in gara con grande entusiasmo.

Caltanissetta è stata la città siciliana con il maggior numero di gare svolte ma, nonostante questa popolarità, la manifestazione fu interrotta e la sua storia rimase per lungo tempo solo nelle foto ricordo dei concorrenti e delle attività commerciali. Il desiderio di riportare alla ribalta la corsa fu concretizzato dal maestro del Lavoro Michele Tedesco e da Sasà Maiorana. Entrambi, per diversi anni, hanno organizzato la competizione all’interno dei cancelli dell’Istituto Alberghiero “Sen. A. di Rocco” di Caltanissetta. Quest’anno, su iniziativa dell’assessora alla cultura Marcella Natale e il patrocinio del Comune di Caltanissetta e della ProLoco, la manifestazione è stata spostata in pieno centro storico ed estesa ad alunni appartenenti agli altri istituti alberghieri della Sicilia.

Dopo la prima data fissata a settembre 2022, obbligatoriamente spostata a causa del maltempo, la gara si è potuta svolgere sotto il luminoso sole di primavera.

Oggi 40 studenti si sono sfidati correndo lungo il percorso tracciato dal Bar Sport, adiacente alla chiesa Santa Lucia, fino alla fontana del Tritone in Piazza Garibaldi.

In mano i ragazzi avevano un vassoio sul quale erano stati poggiati con quattro bicchieri e una bottiglia, tutti pieni d’acqua. Un percorso di velocità che doveva bilanciarsi con maestria, abilità e destrezza per evitare che i bicchieri si rovesciassero sulla strada e il servizio fosse concluso con successo.

Presenti alla manifestazione molte autorità del mondo della pasticceria e il Sindaco Roberto Gambino che, al termine della corsa, ha anche consegnato una targa celebrativa al vincitore.

La corsa, svolta in due manches, prevedeva la vittoria dei primi tre studenti camerieri.

La manche  junior è stata vinta da Mattia Solazzo di Mussomeli, seguito da Mattia Asaro di Caltanissetta e Carlo Granatelli di Vallelunga.

A conquistare la seconda manche sono stati gli allievi vittoria di Calogero Pattì di Canicattì seguito da Daniel Bello di Caltanissetta e Mario Cosentino di Sommatino.

L’auspicio è che questa manifestazione possa estendersi a livello regionale e coinvolgere non soltanto gli studenti, futuri professionisti, ma anche la categoria dei camerieri che in questo periodo soffre di una presenza numerica inferiore rispetto al passato.

La corsa era nata non soltanto per un divertimento ludico o stimolo all’addestramento ma per rendere onore alla nostra professione e alle abilità dei camerieri che riuscivano a muoversi con velocità tra i tavoli per offrire un servizio impeccabile ai clienti. Tutti i partecipanti avevano il proprio momento di gloria. “Questa manifestazione ha un grande valore storico – ha raccontato il Maestro del Lavoro Michele Tedesco, vincitore di 7 corse dei camerieri su 7 alle quali ha gareggiato -. Partecipare era un onore e tutti eravamo felici di poter correre in centro storico, fianco a fianco, a prescindere dal vincitore. Negli anni ’80 insieme a Sasà Maiorana ho ripreso questa manifestazione e da 5 anni – esclusi gli anni in cui tutte le attività erano sospese a causa della pandemia da Covid 19 – la riproponiamo agli studenti. Sono loro a dover comprendere il valore di questa professione. Si tratta di un mestiere molto nobile e con il quale, ancora oggi, si può guadagnare dignitosamente e poter mantenere la famiglia”.

L’auspicio, per i prossimi anni, è quello di poter far crescere la notorietà della manifestazione e coinvolgere non soltanto gli studenti ma anche i professionisti.

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