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Caltanissetta, depistaggio Borsellino. Legale ex poliziotto: “Stato vuole lavarsi la coscienza”

Redazione

Caltanissetta, depistaggio Borsellino. Legale ex poliziotto: “Stato vuole lavarsi la coscienza”

Mar, 07/05/2024 - 13:35

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Arringa dell’avvocato Giuseppe Panepinto, difensore del poliziotto Mario Bo, stamane davanti alla Corte d’appello di Caltanissetta nel processo d’appello sul depistaggio delle indagini sulla strage Borsellino. E’ imputato, insieme ad altri due ex colleghi della Squadra mobile di Palermo, di calunnia aggravata dall’aver agevolato cosa nostra.

“Un uomo – ha detto il legale – che non conoscevo prima di iniziare questa vicenda processuale. Nel corso di questi anni ho avuto modo di apprezzare e conoscere. Un uomo che ha rispetto dello Stato e per il lavoro che ha svolto. Spiace che in questo processo venga messo in dubbio il rispetto e l’abnegazione di un uomo che si deve difendere dall’accusa infamante di aver tradito lo Stato italiano. Prima di portare gli uomini dello Stato a processo bisogna avere dei loro confronti elementi certi e fondati”, ha detto il legale durante il suo intervento. La procura generale ha chiesto per Mario Bo una condanna a 11 anni e 10 mesi di reclusione. Per gli altri due imputati, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo la procura ha chiesto 9 anni e 6 mesi di reclusione. In primo grado Bo e Mattei sono stati raggiunti da prescrizione, mentre Ribaudo e’ stato assolto.

“Questo non e’ il piu’ grande depistaggio dello Stato italiano – ha detto l’avvocato Panepinto – ma il piu’ grande accanimento che lo Stato italiano ha fatto. E’ uno degli enormi errori giudiziari. Siamo davanti a uno Stato italiano che si vuole pulire la coscienza, ci si vuole pulire il coltello sulle spalle dei tre poliziotti. Il grande sconfitto e’ lo Stato italiano”. 

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