Salute

Caltanissetta, Di Dio: “Approvato all’unanimità il progetto Case a 1 euro”

Redazione 2

Caltanissetta, Di Dio: “Approvato all’unanimità il progetto Case a 1 euro”

Ven, 29/07/2022 - 17:27

Condividi su:

“Il progetto case a 1 euro è una formula vincente ed è stata messa in campo per la prima volta nel piccolo comune di Salemi in provincia di Trapani per poi estendersi a macchia d’olio fino a toccare diverse cittadine in tutta la Sicilia. Un’idea che è stata replicata anche nel resto d’Italia”.

A spiegare il progetto è stato il consigliere comunale Fabrizio di Dio raccontando come, al di là del numero degli immobili effettivamente acquistati, il progetto abbia mostrato subito i suoi risultati in termini di rilancio del territorio tanto è vero che l’iniziativa è più volte finita nelle pagine la stampa estera. Come ad esempio è successo a Sambuca di Sicilia con il britannico “Times”.

Un’iniziativa alla quale ha creduto il consiglio comunale che ha approvato la proposta all’unanimità.

Il progetto case a 1 euro è nato per contrastare l’abbandono della popolazione e far rivivere le aree in difficoltà degli stessi.

Questa iniziativa può essere replicata anche nel nostro centro storico che si sta desertificando per abbandono della popolazione giovanile e dei decessi di quella anziana.

“Per rendere operativo questo progetto – ha proseguido Di Dio – è necessario completare l’attività in intrapresa durante la sindacatura Campisi dall’allora assessore Andrea Milazzo e del censimento delle case abbandonate con rilievo del degrado di pericolosità in essere. Questa attività deve pure rilevare le eventuali strutture abusive che hanno limitato le condizioni di vita e luminosità naturale tra i vicoli dei quartieri del centro storico e riportando i fabbricati al loro stato originale.

La predisposizione deve interessare un processo di rigenerazione urbana che va oltre quello di riqualificazione urbanistica per estendersi al processo di recupero di contesti urbani degradati con i caratteri ambientali storico-culturali, l’identità del luogo e il bisogno delle istanze degli abitanti. Bisogna andare oltre e attivare le trasformazioni le città per ascoltare i bisogni emergenti della vita reale dei suoi abitanti e dei territori per una visione sempre più integrata e complessiva. Solo così i luoghi saranno appetibili e gli acquirenti potranno essere interessati a ripopolare il luogo apprezzandone l’originaria bellezza.

Tutto ciiò sarà possibile creando un reale e fattivo confronto tra cittadini e istituzioni per coinvolgere, con gli urban center, gli stakeholder economici, sociali e culturali.