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Rassegna Stampa. Caltanissetta, la fontana del Tritone compie 65 anni. La storia di un progetto sempre oggetto di critiche

Walter Gruttadauria - La Sicilia

Rassegna Stampa. Caltanissetta, la fontana del Tritone compie 65 anni. La storia di un progetto sempre oggetto di critiche

Mar, 14/12/2021 - 12:52

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Il 15 dicembre ricorre il 65° anniversario dell’inaugurazione della Fontana Tripisciano, posta a suo tempo al centro e a ornamento della piazza principale della città.

Di certo nessuno celebrerà tale ricorrenza, anche perché l’esistenza di tale ornamento invero non è stata troppo brillante in tutti questi anni, durante i quali ha conosciuto lunghi periodi di trascuratezza se non proprio abbandono.

Per questo ne parliamo, oggi, giusto per non farm scemare su di essa l’attenzione pubblica, purtroppo spesso colpevolmente carente.

Un salto indietro nel tempo, agli anni cinquanta del secolo scorso, ed ecco riscoprire come già il progetto della sua realizzazione e la successiva installazione non siano stati esenti da critiche e perplessità.

Viene contestato, infatti, che la vasca è troppo sopraelevata rispetto al piano stradale e la grandezza e la fontana – progettata dall’ architetto Gaetano Averna – troppo sproporzionata rispetto all’ampiezza della stessa piazza.

Altre perplessità riguardano anche l’impiego dell’opera (del 1890) dello scultore Michele Tripisciano raffigurante il tritone che trattiene il cavallo marino, un gesso fino a quel momento posta a ornamento all’ingresso dello scalone principale del Municipio.

Inizialmente si ritiene di “tradurre” in marmo il gruppo scultore del Tripisciano, così da farlo meglio risaltare al Centrale Piazza Garibaldi, ma poi si opta per la realizzazione in bronzo, anche per assicurare un maggiore conservazione dell’opera che diviene così il gruppo principale della nuova fontana.

Peccato che la traduzione in pronto comporti la distruzione del Gesso originale…

A ulteriore aumento vengono aggiunti altri due elementi, vale a dire i mostri marini realizzati allo stesso scultore palermitano Giovanni Rosone: artista invero molto discusso in città in quanto autore anche del Monumento (pur esso progettato da Averna) alla Madonna di Lourdes a Santa Bernardette dinanzi la chiesa La Badia, per via delle relative statue scolpite con gli lineamenti grossolani e sgraziati.

Ma tornando a due mostri, l’idea del progettista è quella di una scena di lotta tra essere irreali, con i due mostri che schizzano dall’acqua dalle fauci atterriscono il cavallo Marino che, spaventato, impenna mentre il tritone, trattenendolo per il morso, tenta di colpire con il tridente uno dei due mostri.

Anche in questi ultimi non sfuggono alle critiche per il fatto che – viene fatto rilevare – sembrano avere tra le fauci un “sigaro” (il raccordo per l’uscita dello zampillo).

Nel tempo la Fontana perde la sua originaria luce, sempre più spesso anche zampilli acqua, con i lunghi periodi di abbandono come detto: acqua putrida, fondo ricolmo di rifiuti, furto del Tridente del Tritone più volte sostituito, vasca sovente usata per… pulizie corporali, diventano solo alcuni aspetti di tale abbandono.

il 15 dicembre 1956, comunque, la sua inaugurazione era avvenuta alla presenza delle autorità e della folla delle grandi occasioni al centro quella piazza dove già due secoli prima esisteva un’altra fontana di forma ottagonale: ne ha lasciato una descrizione lo storico Nisseno Luciano Aurelio Barrile.

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